Amstel Gold Race 2022, Mathieu Van Der Poel: “Corsa tattica e non avevo le gambe per rispondere a tutti gli attacchi”

Mathieu Van Der Poel non riesce ad essere profeta in patria alla Amstel Gold Race 2022. La straordinaria rimonta di tre anni fa questa volta non riesce al capitano della Alpecin – Fenix, costretto a vincere la volata dei battuti che gli vale così la quarta posizione, uscendo così per la prima volta dal podio nelle quattro classiche disputate in queste tre settimane che rappresentano la sua stagione su strada sinora. Arrivato come il grande favorito dopo i due successi della scorsa settimana, il fenomeno neerlandese è sembrato subire la corsa e gli attacchi degli avversari e vani sono stati i suoi tentativi nel finale di rientrare con alcune accelerazioni che hanno fatto male ai rivali, riducendo il gap dai due battistrada, che tuttavia sono comunque riusciti a giocarsi la vittoria in una volata che poi ha sorriso al fotofinish a Michal Kwiatkowski su Benoit Cosnefroy.

Quali sono le tue sensazioni al termine di questa corsa dura e tattica?
L’Amstel è sempre una corsa dura, anche quando è controllata, ma ci sono sempre le salite da affrontare e fanno già male. Nella mossa decisiva è andata bene, sono salito del mio ritmo ed ero con i primi, ma poi sapevo che sarebbe stato difficile e pericoloso, specialmente con i due della Ineos, Michal Kwiatkowski e Tom Pidcock. Da quel momento è diventata una corsa molto tattica e io non avevo le gambe per rispondere a tutti. Ho provato a giocarmela, ma non è andata.

Quindi nessun rimpianto?
Assolutamente no. Sono dove volevo essere, come ho già detto in precedenza, la Amstel è una corsa meno adatta a me rispetto al Fiandre. Quindi sono felice di essere comunque lì davanti, con i migliori. È stata solo una questione di decisioni e di attimi per provare a vincere.

La forma è dunque in linea per la Parigi-Roubaix?
Penso di sì, la Roubaix è una corsa ancora completamente diversa. Abbiamo ancora una settimana…

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