Innsbruck 2018, Evenepoel: “Tutti dicevano avrei vinto facilmente, ma ho lavorato tanto per riuscirci”

Remco Evenepoel centra il suo primo obiettivo a Innsbruck 2018. Dopo aver dominato la stagione juniores su tutti i terreni, il fenomeno belga partiva di diritto con i favori del pronostico per la prova a cronometro iridata. Il 18enne non si è lasciato intimorire dalla pressione e dalle tante voci (in molti lo hanno già etichettato come il nuovo Eddy Merckx) che lo hanno circondato in questi giorni, sbaragliando la concorrenza e dimostrando di avere un altro ritmo rispetto ai ragazzi della sua età con cui ha lottato, non solo oggi, ma in tutta la stagione juniores.

Nonostante le vittorie stagionali siano più di 20, Evenepoel, che dal prossimo anno passerà professionista con la Quick-Step Floors, è apparso visibilmente emozionato sul podio, tanto da non riuscire a trattenere le lacrime: “Tutti se lo aspettavano da me, dicevano che avrei vinto facilmente, ma ho dovuto lavorare tanto per riuscirci – ha ammesso – Sono davvero felice di aver raggiunto questo risultato. È bello vedere il lavoro premiato, voglio ringraziare la squadra, amici, allenatore, famiglia e genitori. Un grazie anche alla Quick-Step che mi ha già aiutato molto, dandomi consigli importanti”.

A rendere la sua vittoria ancora più emozionante è il ricordo di Igor Decraene, giovane corridore belga vincitore della prova a cronometro iridata a Firenze 2013, che si è tolto la vita l’anno seguente: “Due settimane fa ho fatto una crono in Belgio, nella città di Igor Decraene. Ho parlato con i suoi genitori, che mi hanno detto che volevano che vincessi. Mi è venuto in mente sul podio, per questo ho pianto. Sin dalla partenza ho pensato a lui e volevo vincere per lui”.

Evenepoel ha poi raccontato come sia arrivato questo trionfo, ovvero con una gestione perfetta delle energie, pur avendo dalla sua parte due cavalli in più rispetto a tutti i suoi avversari. Dopodomani, nella prova in linea, sarà nuovamente l’osservato speciale: “Nei primi tre chilometri non sono andato tranquillo, però sapevo che avrei dovuto andare a tutta in salita. Quindi ho iniziato a forzare dopo circa dieci chilometri e penso proprio sia andata bene, è un sogno diventato realtà. La prova in linea sarà il mio secondo grande obiettivo. Non ascolto quello che si dice di me, guardo solo a quello che devo fare, ad allenarmi, e questo sta pagando”.

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