Giro d’Italia 2023, Top/Flop del Giorno

La nostra rubrica che traccia il bilancio della giornata appena conclusasi al Giro d’Italia 2023.

TOP

Brandon McNulty (UAE Team Emirates): Dopo tanta sofferenza, lo statunitense trova la giornata e le gambe giuste al momento giusto. Perfetto nella gestione della fuga, il corridore americano capisce presto di non essere il più forte in salita e si gestisce, correndo con intelligenza e senso tattico per andare a cogliere la sua prima vittoria in un GT, successo più importante in una carriera sinora di grandi promesse non sempre mantenute.

Marco Frigo (Israel-Premier Tech): Dove non arrivano le gambe, che comunque hanno girato più che bene, è arrivata la tigna. Il ragazzo di Bassano del Grappa si inserisce perfettamente in quello che sembra essere il nuovo corso della formazione israeliana, sempre pronta a lottare per un successo di tappa correndo in modo aggressivo. Per il classe 2000 un giorno importante, che dà la consapevolezza che la vittoria in un GT non è assolutamente lontana.

Groupama-FDJ: Almeno tre dei corridori che oggi hanno sputato sangue per il loro improvvisato capitano nei giorni scorsi erano sofferenti in coda al gruppo dei velocisti, a volte anche dietro, come nel caso di Jake Stewart. Trovarsi a difendere la Maglia Rosa di un loro compagno di sventure, abituato a dare tutto per gli altri, permette loro di trovare le forze che non credevano di avere, di farsi trovare pronti nell’assumere le redini del gruppo per tutto il giorno e di godersi un altro giorno con il simbolo del primato.

FLOP

Ben Healy (EF Education – EasyPost): Era il più forte, anche se è apparso meno brillante rispetto alla scorsa settimana, ma commette alcuni errori che paga con gli interessi, spendendo energie inutili. La gestione sull’ultimo GPM non è perfetta, così come si lascia prendere dal nervosismo al momento del rientro di Frigo, finendo così per utilizzare nuovamente piuttosto male le energie residue.

Einer Rubio (Movistar): Se in occasione del suo successo la gestione dello sforzo era stato il suo fiore all’occhiello, stavolta il colombiano spende molto troppo presto e nel finale non ne ha più. Non riesce neanche realmente nella sua missione di rientrare in classifica, recuperando terreno che rischia di perdere presto viste le tante energie spese, anche se il giorno di riposo potrebbe graziarlo in questo.

Big: E anche oggi bisogna aspettare domani. Anzi, dopodomani. Vero che la tappa non era durissima, ma comunque si prestava a poter provare a isolare gli avversari per poi giocarsi le proprie carte faccia a faccia in un finale tutt’altro che scontato. Con il giorno di riposo che avrebbe poi mitigato le energie spese, le condizioni affinché si potesse fare qualcosa in più di quel minimo sindacale che abbiamo visto c’erano tutte.

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