Giro d’Italia 2023, Damiano Caruso: “Avevo detto che non mi arrendo, non regalo il quarto posto. Finalmente una giornata buona anche per me”

Damiano Caruso torna al quarto posto in classifica al Giro d’Italia 2023. Il corridore della Bahrain Victorious, infatti, ha scavalcato nuovamente Eddie Dunbar in classifica generale, portandosi ai piedi del podio, che è però ormai troppo lontano. Il siciliano, però, ha spiegato che questo risultato per lui avrebbe lo stesso valore del secondo posto di due anni fa e per questo è apparso molto raggiante ai nostri microfoni al termine della tappa. Una felicità doppia in casa Bahrain Victorious, visto che davanti è stato Santiago Buitrago a conquistare le Tre Cime di Lavaredo e a ricevere dunque i complimenti del compagno italiano, che ha poi parlato a tutto tondo della tappa appena terminata

Un quarto posto finale vicino, ora sei quarto.
L’avevo detto, non mi arrendo. Sapevo che il discorso podio chiaramente era pressoché chiuso, però il quarto posto non lo regalo, perché comunque sia per me è un buon risultato e penso anche per gli italiani. Per quanto riguarda oggi, è stata una giornata più che soddisfacente per il mio team. Bene, domani andiamo a fare quest’ultima cronoscalata, sicuramente verrà una bellissima  gara con un finale incerto tra i primi tre della generale, io difenderà il mio quarto posto.

La parte in cui hai faticato di più oggi?
Il Giau non è stato affrontato con un grandissimo ritmo, l’ultima salita sicuramente è stata sufficiente per portarci tutti al limite, perché oltre alle pendenze, la quota fa il suo gioco, quindi alla fine è venuto uno spettacolo credo totale, sia per gli uomini in fuga che per gli uomini di classifica.

Gli avversari sei riuscito a guardarli in faccia?
Sentivo che avevo buone sensazioni, poi quando è partito Roglic chiaramente non potevo seguirlo ma poi ho detto il mio passo è buono, riesco a ritornare sotto, poi mi sono girato dietro e ho detto bene, si è fatto il vuoto . Oggi finalmente una giornata anche per me buona

Dopo il secondo posto di due anni fa, il quarto posto di quest’anno, con due anni in più, sarebbe quasi sullo stesso piano?
Si, anche perché quest’anno il parterre era di prim’ordine anche al Giro, sia davanti che dietro di me ci sono tutti ottimi corridori, quindi mi soddisfa a pieno.

Il passo di Arensman nel finale?
Non posso dirlo ai microfoni… un passo bastardo. Chiaramente uno vorrebbe provare ad attaccare, ma quando hai un Arensman e un De Plus che tirano così forte, dove vai? È impossibile, è già tanto se non ti staccano loro, per questo magari viene penalizzato lo spettacolo, però fa parte del gioco, gli squadroni li conosciamo, sono questi.

A Roma chi vedi in Rosa?
Mah, non lo so, dipende da domani. Secondo me qualcuno può ancora pagare lo sforzo di oggi, però Thomas mi sembra abba stanza in controllo.

Avete vinto con Buitrago, l’avevate studiata così?
Sì, sicuramente volevamo piazzare qualcuno in fuga. Santiago è stato veramente bravo, perché non era facile, questa era la tappa per lui, da buon colombiano su queste altitudini lui ci va a nozze, sono felicissimo per il ragazzo e per la squadra in generale. Penso che per noi del team Bahrain Victorious sono state tre settimane ampiamente positive.

Domani riesci a conservarlo questo quarto posto?
Te lo dico domani, ma penso di sì. Non sbilancio mai, ma questa volta mi voglio sbilanciare.

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