Giro d’Italia 2022, la corsa torna dopo undici anni sul Passo del Bocco dove morì Wouter Weylandt

Il Giro d’Italia 2022 affronta oggi il Passo del Bocco. Una salita che mancava dal percorso della Corsa Rosa dal 2011 e che torna oggi dopo undici anni dalla tragica scomparsa di Wouter Weylandt, che proprio in questa discesa perse la vita. Sarà dunque una tappa speciale anche per questo (oltre che per il ricordo delle vittime del ponte Morandi a Genova) per tutta la carovana, che non potrà, oggi più che mai, rivolgere un pensiero allo sfortunato corridore belga, la cui scomparsa ha segnato profondamente l’intermo mondo del ciclismo, corridori, squadre, addetti ai lavori e tifosi. Alcuni di questi saranno oggi presenti, partendo dalla sorella di Wouter, Elke Weylandt, che lavora alla Trek – Segafredo.

“È strano realizzare che il Giro passerà nuovamente su quelle strade – ha spiegato a Sporza – Penso a quei corridori che conoscevano bene mio fratello e che ora sono ancora in gruppo per correre questo Giro. penso che sarà un momento speciale per loro nel passare in quel punto. La discesa quest’anno è più lontana rispetto al traguardo, spero che i corridori la affrontino con più prudenza […] Capisco che prima o poi sarebbe dovuto succedere, non lo prendo male. Ma quella montagna sarà per sempre un brutto posto per noi, un luogo pieno di emozioni. Non so se guarderò le immagini in quel momento. Ad ogni modo, sarà comunque una giornata particolare”.

A fare il punto sui nomi di chi era in gruppo quel giorno ci ha pensato WielerFlits. Se non sono in carovana i suoi compagni si squadra della Leopard – Trek, che il giorno successivo tagliarono il traguardo tutti assieme in ricordo del proprio compagno, sono comunque dodici i corridori che quel giorno erano in gruppo. Tra questi anche Dario Cataldo, che era stato compagno di squadra di Weylandt l’anno prima alla QuickStep. Come lui Addy Engels, che ora è un direttore sportivo alla Jumbo-Visma. Molti gli italiani visto che in gruppo quel giorno c’erano anche Alessandro De Marchi, Sacha Modolo, Vincenzo Nibali, Domenico Pozzovivo e Diego Ulissi. Come loro Mark Cavendish, che nei giorni successivi vinse portando con sé il dorsale 108 (poi rimosso dal Giro), Mikael Cherel, Jos van Emden, Ignatas Konovalovas e Richie Porte

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