Giro d’Italia 2020, Ungheria annuncia stato di emergenza e limita gli accessi dal nostro paese
Non certo un buon segno in vista Giro d’Italia 2020: l’Ungheria annuncia lo stato di emergenza e chiude i voli in arrivo dall’Italia. Il nostro paese è tra i più colpiti dal coronavirus, che nel paese magiaro al momento ha 13 casi accertati ma per un numero di test di soli 531 persone. Tra questi otto sono studenti iraniani, altro paese dal quale il governo di Orban ha chiuso gli accessi assieme a Corea del Sud e Cina, gli altri paesi più colpiti al mondo. I residenti ungheresi che provengono da questi paesi dovranno dunque osservare una quarantena in casa per due settimane, mentre sono state prese misure anche per eventi al chiuso e all’aperto. Decisioni a scopo precauzionale, per impedire che in un paese in cui il solo ospedale di Budapest può diagnosticare il virus, la diffusione possa aumentare incontrollata.
Al momento viene inoltre segnalata penuria di mascherine e disinfettanti, strumenti primari in questo periodo. Alla Grande Partenza della Corsa Rosa mancano ancora quasi due mesi quindi è decisamente presto per pensare che queste misure possano creare un reale problema al #Giro103, ma è chiaro che, come già evidenziato la scorsa settimana, la situazione va monitorata in maniera attenta per poter valutare eventuali scenari alternativi.
Tra le misure stabilità la chiusura delle università e sono stati proibiti gli assembramenti oltre cento persone al chiuso e le 500 in luoghi aperti. Per il momento non c’è termine a queste direttive, con le restrizioni che rimarranno dunque in vigore fino a nuovo ordine. Difficile parlare di tempi, in Ungheria tanto in Italia, ma potenziale preoccupazione è soprattutto la scarsità di strumenti di prevenzione. Un disastro che tutti speriamo si possa evitare.
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