Giro d’Italia 2020, Top/Flop del Giorno

La nostra rubrica che, tra il serio ed il faceto, traccia il bilancio della giornata appena conclusasi al Giro d’Italia 2020.

TOP

Jonathan Caicedo (EF): Non è facile portare a termine una fuga soltanto alla terza tappa di un Grande Giro, eppure l’ecuadoriano ce l’ha fatta. Professionista soltanto dall’anno scorso, finora non aveva mai impressionato nelle corse a cui aveva partecipato. Oggi ha pescato il classico jolly, dando forse anche una svolta alla sua carriera grazie a una prestazione generosa e tatticamente perfetta.

Domenico Pozzovivo (NTT): Mai dare per finito lo scalatore lucano. A quasi 38 anni e con tutto quello che gli è successo negli ultimi anni è ancora lì a lottare con i migliori. Oggi sfodera una prestazione eccellenti su una salita dalle pendenze a lui congeniali, inserendosi nella lotta almeno per la top ten. È atteso alla controprova nei prossimi giorni, soprattutto quando si transiterà tra Calabria e la sua Basilicata.

Wilco Kelderman (Sunweb): Alla fine è il migliore degli uomini di classifica. Nel finale è brillante e si leva di ruota senza troppe difficoltà gli avversari diretti. Se la sua forma dovesse rimanere questa o addirittura migliorare sarà un cliente molto scomodo per tutti in ottica maglia rosa.

FLOP

Simon Yates (Mitchelton-Scott): Il britannico era convinto di aver superato le difficoltà che lo avevano portato a perdere clamorosamente il Giro 2018, eppure non sembra essere ancora pronto per la Maglia Rosa, visto che oggi lascia a sorpresa oltre quattro minuti per strada. Non sarà facile per lui rientrare nei giochi per le prime posizioni, anzi potrebbe anche decidere di uscire di classifica per cercare poi una fuga.

Sam Oomen (Sunweb): Dovrebbe essere l’uomo di maggior affidamento per Kelderman e invece oggi naufraga nelle retrovie. È il quarto dei suoi al traguardo dando così addio anche ad eventuali velleità di maglia bianca, dimostrando una condizione ben lontana da quella che lo portò al nono posto finale due anni fa.

Tao Geoghegan Hart (INEOS Grenadiers): Nella giornata della resa di Geraint Thomas, l’uomo sui cui la INEOS Grenadiers faceva maggior affidamento era il giovane scalatore britannico che invece non brilla. Due minuti e mezzo dal primo sono tanti per il 25enne corridore che sembra ancora lontano dai livelli della scorsa stagione. Dalla sua ha il fatto che ha ancora diciotto tappe per migliorare e tirare fuori qualcosa da questo Giro.

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