Giro d’Italia 2020, l’allarme meteo di Cristian Salvato: “Allo stato attuale impossibile fare le tappe di Stelvio e Agnello”

Il Giro d’Italia 2020 rischia di essere costretto a cambiare il proprio percorso nell’ultima settimana. Come temevano diversi corridori e addetti ai lavori, non sarà semplice riuscire a garantire al 100% le tappe previste nelle giornate alpine. Anche Vincenzo Nibali oggi nella sua conferenza stampa ha espresso le proprie preoccupazioni per le salite più impegnative negli ultimi giorni, che rischiano di vedere un’importante modifica. Secondo l’Extreme weathwe protocol, il protocollo di protezione previsto dall’UCI per le condizioni atmosferiche avverse, una tappa può essere accorciata o annullata in caso di pioggia ghiacciata, di neve, vento forte o temperature estreme. Tutte ipotesi plausibili per la terza settimana del Giro di quest’anno, che si concluderà il 25 ottobre.

L’ex professionista Cristian Salvato, oggi presidente dell’ACCPI (l’associazione italiana corridori) delegato in gruppo proprio sulla protezione dal correre in condizioni climatiche avverse, ha rivelato a Repubblica che “le condizioni in questo momento sono molto difficili”. Nella terza settimana il Giro prevede diversi tapponi alpini, con il passaggio dallo Stelvio nel corso della diciannovesima tappa e del Colle dell’Agnello nella prima parte della ventesima. Ipotesi che necessitano di essere riviste, in quanto secondo Salvato “allo stato attuale credo sia impossibile svolgerle“. La speranza è naturalmente avere giornate miti che permettano al gruppo di correre senza difficoltà meteorologiche proibitive, ma vedendo la collocazione nel calendario non sarà semplice.

L’organizzazione ha ovviamente già pensato a un piano B con il Colle delle Finestre al posto dell’Agnello nella ventesima e del Mortirolo al posto dello Stelvio. e a un eventuale piano C nei casi più difficili, nella consapevolezza che “non si poteva stravolgere il percorso”. Naturalmente la preoccupazione maggiore è che si possa correre con “la pioggia ghiacciata combinata al vento”, le condizioni peggiori per garantire una corsa. E Salvato conclude con una considerazione: “Servirà grande senso di responsabilità e buonsenso da tutte le parti“. Parole che di certo non lasciano troppo tranquilli tutti i grandi appassionati di ciclismo.

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