Giro d’Italia 2018, Reverberi punge Guardini: “Avrei preferito fosse più chiaro”

È durato appena quattro tappe il Giro d’Italia 2018 di Andrea Guardini. Il portacolori della Bardiani – CSF si è ritirato ieri, subito dopo il TV di Palazzolo Acreide, posto dopo 116 chilometri di gara e quando ne mancavano ancora 86 al traguardo di Caltagirone, a causa di uno stato febbrile che lo aveva condizionato anche nelle prime frazioni impedendogli di prender parte alle volate in Israele, sui traguardi di Tel Aviv ed Eilat, vinte da Elia Viviani (Quick Step – Floors).  Per il velocista faro della Bardiani – CSF, vincitore della diciottesima frazione della Corsa Rosa del 2012, quando sul traguardo di Vedelago seppe battere Mark Cavendish, un ritorno decisamente in sordina nei Grandi Giri, appuntamenti dai quali mancava dal 2014.

Del rendimento del 28enne velocista veronese ha parlato, sulle pagine de La Gazzetta dello Sport, il team manager Bruno Reverberi: “All’aeroporto, quando siamo partiti, aveva una protezione per la gola […] Non ci aveva detto niente, ma non era stato bene con la gola e aveva preso antibiotici. Avrei preferito che fosse stato più chiaro, ma è comprensibile che cercasse di recuperare. Il Giro per lui era un’occasione importante dopo tanto tempo. Ci puntavamo per le tappe in Israele, ma non aveva le gambe. Ero andato in camera da lui dopo la seconda tappa, dicendogli che con Simion avrebbe dovuto parlarsi. Se era senza forze, inutile che si facesse tirare la volata”.

L’ex UAE Emirates, al primo anno nella formazione della famiglia Reverberi, chiude così la prima parte della stagione con un bottino di due successi, entrambi ottenuti in Malesia, al Tour de Langkawi, nel mese di marzo. Un bottino decisamente più magro di quanto sperato, ma che sembrava comunque una preparazione sufficente in vista dell’appuntamento rosa. Per questo la squadra si mostra comunque soddisfatta, malgrado la comprensibile delusione di questi giorni: “Il suo inizio di stagione è stato abbastanza buono – prosegue Reverberi – Due successi in Malesia, qualche piazzamento. Ci continuiamo a puntare per il futuro“.

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