Vuelta a Murcia 2017, Valverde: “Avevamo pianificato una corsa come questa, ma non di rimanere da solo”

Un piano andato meglio del previsto quello di Alejandro Valverde alla Vuelta a Murcia 2017. Partito da solo a circa 80 chilometri dalla conclusione, l’Embatido ha colto un successo di altri tempi, involandosi in solitaria fino al traguardo. Partito sin dal mattino con l’intenzione di attaccare sulla maggiore difficoltà di giornata, il capitano della Movistar non si aspettava però di restare da solo… e ancor meno di riuscire a quel punto a resistere al gruppo che lo inseguiva. Addirittura, ha anche aspettato i rivali, ma nessuno gli si è avvicinato abbastanza.

“Siamo partiti veloci – conferma ai microfoni di CyclingProNet dopo il traguardo – L’idea era di partire subito a tutta per ridurre al massimo il gruppo in modo che non si organizzassero. Mi sarebbe piaciuto avere con me un compagno o un corridore di un’altra squadra, per potersi dare qualche cambio, ma alla fine son rimasto da solo e ci ho provato. Avevamo pianificato una corsa come questa, ma non di rimanere da solo. Quello mi ha sorpreso. Pensavo qualcuno avrebbe potuto restare con me. Pensavo anche di rallentare a un certo punto, ma non rientravano quindi sono andato avanti da solo.”

Spesso tacciato di eccessivo attendismo, nella corsa di casa ha voluto prendere dunque subito le cose in mano, correndo da grande favorito sin dalle prime battute di gara, resistendo in solitaria malgrado anche il forte vento frontale che si è trovato ad affrontare nel finale. “Era molto forte, ma ci ho voluto comunque provare – aggiunge – Anche se non ero sicuro di farcela, ho pensato che se mi avessero ripreso non sarebbe stato certo grave. Sono arrivato abbastanza stremato, ma è normale con tutti quei chilometri all’attacco”.

Classe 1980, il murciano perde il pelo, ma non il vizio, continuando dunque a vincere sin dalle prime corse stagionali. Ormai in alcune corse non è più l’uomo di riferimento del team, cedendo volentieri il compito a Nairo Quintana, ma sa lasciare spesso comunque il segno spesso e volentieri. “Aver vinto qui, in questo modo, mi rende molto felice – proclama sorridente – Mi dà fiducia e mi fa capire che sto bene come gli altri anni“. Più prudenza invece in vista della Vuelta Andalucia della prossima settimana, nella quale sa che ci saranno anche molti altri corridori che vorranno dimostrare qualcosa, a partire da Alberto Contador, “che sta già bene” secondo il suo connazionale.

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