Vuelta a Colombia 2017, lo svizzero Ballet denuncia l’uso di pasticche durante la corsa

La Vuelta a Colombia 2017 finisce nel vortice delle polemiche. In particolar modo i problemi sarebbero legati alla distribuzione di pasticche da parte di un corridore durante lo svolgimento delle varie tappe. La denuncia arriva dal corridore svizzero Alexandre Ballet che ha confessato l’accaduto alla radio WRadio, per poi negare la pubblicazione dell’intervista non avendo prove concrete sulla vicenda. La radio colombiana però è riuscita a parlare con il giornalista Mathieu Roduit, con cui lo stesso Ballet aveva precedentemente parlato, che ha confermato l’accaduto: “Ballet durante la corsa ha visto un corridore, conosciuto come “Il Farmaceutico”, che consegnava delle pasticche durante la zona di rifornimento. Lo stesso Ballet inizialmente l’aveva presa, ma poi l’ha sputata subito non sapendo di cosa si trattava”. “Sono rimasto molto sorpreso di quanto mi ha raccontato – aggiunge Roduit – Questo è qualcosa che nel ciclismo moderno e in Europa non succede. Sono rimasto shockato. Nessuno ha avuto il coraggio di dire nulla all’organizzazione visto che c’erano membri UCI che facevano controlli antidoping anche se non li hanno fatti a tutti i ciclisti”.

Immediata la reazione della Federazione colombiana che ha chiesto dei chiarimenti alla Federazione svizzera a riguardo: “Siamo molto preoccupati per le dichiarazioni fatte da Ballet nelle quali sottolinea come un corridore alla Vuelta a Colombia distribuiva delle pasticche. Questo tipo di dichiarazioni sono improprie in quel modo. Se ha visto qualcosa di irregolare doveva farlo notare al Commissario UCI, quello CADF o al direttore di corsa. Per questo motivo speriamo che Ballet chiarisca che non era il suo obiettivo affermare che il ciclismo colombiano è sporco e non si realizzano controlli”.

 

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