Vuelta a Burgos 2023, arriva il sigillo di Primoz Roglic! Colpo doppio per lo sloveno, 2° Aleksandr Vlasov e 3° Adam Yates

Primoz Roglic mette la firma sulla terza tappa della Vuelta a Burgos 2023. Il portacolori della Jumbo-Visma si è imposto sul traguardo di Villarcayo regolando allo sprint gli altri tre corridori con i quali è arrivato a giocarsi il successo, Aleksandr Vlasov (Bora-hansgrohe), Adam Yates (UAE Team Emirates) e Damien Howson (Q36.5 Pro Cycling Team). Assieme allo sloveno, gli ultimi due avevano fatto la differenza lungo la principale asperità di giornata, il Picón Blanco, mentre il russo era riuscito a riagganciarsi al termine della discesa successiva, a più di 20 chilometri dalla conclusione. Il vincitore odierno passa anche al comando della classifica generale con 33″ di margine su Vlasov e 38″ su Yates.

Il video dell’arrivo

Il racconto della corsa

I primi attacchi dopo il via ufficiale non hanno buon esito, e bisogna dunque attendere una ventina di chilometri e il primo GPM di giornata, l’Alto de la Mota, per vedere un drappello di attaccanti prendere il largo. Si tratta di Xabier Berasategi (Euskaltel-Euskadi), Matteo Fabbro (Bora-hansgrohe), Lawrence Warbasse (Ag2r Citroën), Mattia Bais (Eolo-Kometa), Raul Garcia Pierna (Equipo Kern Pharma), Filippo Conca (Q36.5 Pro Cycling Team) e Jesus Ezquerra (Burgos-BH). A loro inseguimento si lanciano diversi corridori, ma solo due riescono a riagganciarsi alla testa della corsa, Jaakko Hänninen (Ag2r Citroën) e Lennard Kämna (Bora-hansgrohe).

Il vantaggio di questi nove battistrada arriva a superare di poco i due minuti dopo 40 chilometri di gara, ma la Jumbo-Visma si mette presto a controllare in gruppo, mantenendo il gap tra 2’30” e 3′ per molti chilometri. Avvicinandosi alla principale asperità di giornata, il Picón Blanco, anche la EF Education-EasyPost si porta in testa al plotone, e il margine degli attaccanti scende velocemente sotto al minuto, calando a soli 40″ all’inizio della salita. Con gli inseguitori ormai vicini, Garcia Pierna decide allora di allungare staccando i compagni d’avventura, che vengono ripresi a uno a uno da un gruppo sempre più selezionato dal cambio di ritmo imposto dell’UAE Team Emirates.

Composto da meno di 40 unità, il plotone vede pian piano perdere i pezzi, compreso il leader Attila Valter (Jumbo-Visma) e tutti i suoi compagni di squadra a eccezione di Primoz Roglic, che si ritrova così da solo circondato da maglie UAE. La squadra emiratina prosegue infatti il forcing e ai -40 dalla conclusione va a riassorbire anche Garcia Pierna. A quel punto, davanti restano in cinque: Adam Yates, Jay Vine, George Bennett (UAE Team Emirates), Einer Rubio (Movistar) e Roglic. Vine aumenta ulteriormente il ritmo a 3000 metri dallo scollinamento e a farne le spese sono Bennett e Rubio, che vengono raggiunti e superati da Aleksandr Vlasov (Bora-hansgrohe) e Damien Howson (Q36.5 Pro Cycling Team), i quali poco dopo riescono a riagganciarsi al terzetto al comando.

Il lavoro di Vine si conclude a poche centinaia di metri dalla vetta, quando Yates accelera per provare a staccare Roglic. Lo sloveno riesce a restare agganciato al britannico e lo stesso fa, più a fatica, Howson, mentre Vlasov non riesce a rispondere ed è costretto nuovamente ad inseguire assieme a Vine. La discesa seguente vede il russo e l’australiano avvicinarsi ai battistrada, ma il secondo è vittima di una caduta (fortunatamente senza gravi conseguenze) e Vlasov riaggancia così da solo il terzetto di testa, mentre Vine viene ripreso (e poi staccato) da Rubio, Bennett e Javier Romo (Astana Qazaqstan), drappello che viaggia con circa un minuto di ritardo.

Questi inseguitori non riusciranno però mai a riavvicinarsi nei chilometri finali, anche perché i quattro davanti collaborano senza problemi, dandosi battaglia sono in occasione dello sprint intermedio con abbuoni di Gayangos, vinto da Yates su Vlasov e Roglic. L’ultimo GPM di tappa, il breve e semplice Alto de Bocos, non modifica la situazione, e si arriva così allo sprint finale, che dopo un breve momento di studio vede Roglic prendere la testa a 500 metri dall’arrivo. Lo sloveno controlla la situazione e le mosse degli avversari fin quando Yates non lancia lo sprint a 150 metri dalla conclusione; il corridore della Jumbo-Visma non si fa sorprendere, prende la scia del britannico e lo salta negli ultimi metri, andando così a conquistare la decima vittoria stagionale.

Risultato Tappa 3 Vuelta a Burgos 2023

Classifiche Vuelta a Burgos 2023

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