Q36.5, primi dettagli sulla squadra di Doug Ryder con Vincenzo Nibali consulente: 23 corridori in rosa, si pedalerà su bici Scott

Emergono i primi dettagli sul nuovo progetto di Douglas Ryder, che avrà Vincenzo Nibali quale consulente tecnico. La squadra, che la scorsa settimana ha fatto richiesta di licenza Professional per il 2023 e che avrà affiliazione in Svizzera, è provvisoriamente nota con il nome di Q36.5 Pro Cycling Team (Q36.5 è un marchio dell’azienda Q&E di Bolzano, che sarà main sponsor della squadra, ndr), ma come affermato a Tuttosport dal noto procuratore Alex Carera, nei prossimi giorni verrà annunciato un secondo co-sponsor “di notevole prestigio”. La formazione elvetica, che ha già svolto un primo ritiro a Solbiate Olona (Varese) e che ne ha già in programma un altro a Calpe (Spagna) nelle prossime settimane, correrà su bici Scott e, secondo quanto confermato da Nibali sempre al quotidiano torinese, potrà contare su una rosa di 23 corridori per la sua prima stagione.

La composizione completa verrà ufficializzata ai primi di novembre, ma alcuni nomi sono già noti e confermano le indiscrezioni emerse nelle scorse settimane. A far parte del team saranno quindi gli azzurri Matteo Moschetti e Gianluca Brambilla, entrambi provenienti dalla Trek-Segafredo, Filippo Conca (Lotto Soudal), Alessandro Fedeli (che inizialmente sembrava aver firmato con la Eolo-Kometa fino a fine 2023), Antonio Puppio (Israel Cycling Academy), Nicolò Parisini (Team Qhubeka) e Walter Calzoni (Gallina Ecotek Lucchini Colosio), gli ultimi tre tutti neoprofessionisti.

A loro si aggiungeranno il neozelandese Jack Bauer e l’australiano Damien Howson (entrambi in uscita dal Team BikeExchange-Jayco), il belga Tom Devriendt (Intermarché-Wanty-Gobert), il britannico Mark Donovan (Team DSM), il tedesco Jonas Rapp (Hrinkow Advarics Cycleang) e gli elvetici Matteo Badilatti (Groupama-FDJ) e Filippo Colombo, proveniente dalla mountain bike. Per quanto riguarda lo staff, invece, Gabriele Missaglia sarà direttore sportivo assieme a Piotr Wadecki, Alex Sans Vega e Aart Vierhouten.

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