Italia, Marco Velo responsabile della crono: “Dobbiamo essere bravi a coltivare gli atleti, lavoreremo anche per scoprire nuovi Ganna”

Marco Velo riceve un importante incarico in seno alla federazione. Dopo essere stato negli ultimi anni al fianco di Davide Cassani, l’ex compagno di squadra di Marco Pantani viene affrancato nella nuova gestione, nella quale diventa il responsabile delle cronometro. Un ruolo importante che arriva in periodo di grandi successi per un movimento che ha contribuito sicuramente a far crescere. I due successi iridati di Filippo Ganna sono un punto di partenza che sarà importante cercare di conservare, ma oltre al piemontese c’è tutto un movimento in crescita e che bisogna continuare a coltivare e far sbocciare. Sono questi dunque gli obiettivi di un Marco Velo che interviene ai nostri microfoni per commentare la sua nomina.

Un ruolo importante per te in un momento in cui la nazionale va forte.
È una bella responsabilità, perché possiamo solo peggiorare al livello dei professionisti visto che veniamo da due anni che siamo sul tetto del mondo. Riconfermarsi non sarà sicuramente facile, ma ce la mettiamo tutta. Gli atleti li abbiamo e dobbiamo essere bravi a coltivarli. Il lavoro sarà anche scoprire nuovi Ganna e nuovi atleti che possono arrivare a quel livello. Non è facile, ce la metteremo tutta attraverso una collaborazione a 360° con tutti i tecnici di tutte le specialità per arrivare a questo obiettivo

Hai già qualche nome pensi possa fare il salto di qualità?
Penso sia prematuro fare nomi. Prima devo iniziare a lavorare sui miei colleghi. da lì uscirà una rosa sui quali poter provare a lavorare.

Spesso il lavoro del CT è trovare il meglio sui corridori, cosa fare invece quando si ha un Ganna in rosa, già due volte campione del mondo?
Ganna è corridore già affermato ed è arrivato lì perché ha fatto un percorso. Bisogna conoscere il suo percorso, conoscere qualità pregi e difetti. Bisogna saperlo prendere, sapere cosa cerca e cosa vuole da un CT e da una figura che deve essergli al fianco in un momento importante. È il lavoro che ho fatto e che abbiamo fatto con Davide, che ringrazio tantissimo perché se sono qua è grazie a lui perché mi ha voluto subito al suo fianco da quando si insediato permettendomi di lavorare con gli atleti dal 2014, conoscendo anche al meglio gli atleti. uno come Ganna devi saperlo prendere, sapere cosa vuole sentirsi dire e cosa vuole da un tecnico. in questi anni abbiamo costruito questa sinergia vincente che ha portato i risultati che è riuscito ad ottenere lui e la squadra.

Nei GT sembra esserci la tendenza di diminuire la corno, perché invece importante continua a sviluppare la disciplina?
Non vedo che si toglie la cronometro, anche perché spesso disciplina decisiva per il risultato finale dei grandi giri. Sono un po’ ridotte rispetto al passato, sono sicuramente ridotte rispetto ai 60-70 chilometri di qualche anno fa, ma se ne mettono sempre almeno due, magari con una cronoscalata. È una disciplina completa, che ti completa come atleta e come risultati. Uno dei nostri obiettivi è collaborare con le società organizzatrici per inserire altre cronometro. Anche la mia carriera partita dalle cronometro e mi dispiacerebbe non rivedere più atleti a questo livello.

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