Calendario: per gli Europei Trentino 2020 “scenari complicati”, il Tour of the Alps 2020 “all’80% non si fa”

La modifica del calendario ciclistico per la stagione 2020 non ha portato buone notizie per gli Europei Trentino 2020 e il Tour of the Alps 2020. Le due corse italiane dovevano essere alcuni degli appuntamenti più interessanti nel nostro Paese, i primi a settembre per decretare il nuovo campione continentale (successore di Elia Viviani), il secondo per permettere ai protagonisti attesi del Giro d’Italia 2020 di affinare la loro condizione. La ricollocazione del programma delle corse, che finora ha come unica certezza il Tour de France 2020 dal 29 agosto al 20 settembre e i mondiali di Aigle-Martigny a seguire, ha però scombinato totalmente i piani. Difficile infatti per i due eventi italiani trovare ora una collocazione nel calendario che possa garantire la presenza di almeno alcuni dei migliori corridori, o almeno una copertura mediatica degna del valore delle due competizioni.

I dubbi sulla possibilità di correre il Tour of the Alps sono stati confermati da Maurizio Evangelista, general manager dell’organizzazione della corsa, che ha dichiarato in esclusiva ai microfoni di SpazioCiclismo: “Per il Tour of the Alps la situazione attuale è complessa. Al momento non vediamo grandissime possibilità per l’evento, gli spazi nel calendario sono molto risicati e per il periodo di ottobre e novembre possono sorgere anche problematiche meteorologiche per corse come la nostra. L’ipotesi dell’arrivederci al 2021 dev’essere presa in considerazione da ogni organizzatore, senza dubbio. Per noi sarebbe problematico anche avere visibilità mediatica. Siamo alla finestra ad attendere sviluppi, ma al momento non ci sono gli scenari ideali per svolgere la gara. Realisticamente abbiamo il 20% di possibilità di correre e l’80% di rivederci direttamente nel 2021“.

Evangelista, che è anche CEO di Trentino Marketing ha poi analizzato la situazione per gli Europei di Trentino 2020: “Sono sul tavolo soluzioni alternative. La riprogrammazione del Tour de France apre scenari complicati, anche su basilari diritti sportivi. Un campionato continentale non può essere organizzato in una data in cui i migliori atleti non possono partecipare per la concomitanza di un altro evento. È una questione di principi sportivi. Se c’è una possibilità, sarà in una data alternativa, che dev’essere trovata da chi ha creato la sovrapposizione. Avremmo bisogno di almeno 60 giorni di preavviso per poter organizzare l’evento”.

L’intervista completa e approfondimenti completi saranno tra gli argomenti della puntata di SpazioTalk di domani sera.

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