Bardiani-CSF, Simion racconta l’incidente: “Una macchina non mi ha visto, mi sono svegliato in ospedale tre ore dopo”

Paolo Simion racconta la sua brutta esperienza. Il corridore della Bardiani-CSF si è presentato al ritiro della sua squadra una settimana dopo l’incidente che lo ha visto coinvolto di ritorno da una sessione di allenamento. Il classe ’92 era stato trasportato in ospedale privo di sensi a seguito dell’impatto con un’automobile, che lo ha investito. Risvegliatosi presso la struttura, l’atleta è poi stato dimesso e poco alla volta riprenderà ad allenarsi per preparare gli obiettivi della prossima stagione, in cui ci si aspetta di vederlo protagonista. Il velocista ha avuto modo di raccontare la dinamica dell’incidente, spiegando il proprio punto di vista.

Questo il resoconto del veneto: “Domenica scorsa stavo tornando a casa sulla solita strada, ma una macchina non mi ha visto, anche se siamo vestiti di arancione, verde e bianco. Ho fatto tre ore di black out assoluto, mi sono svegliato in ospedale. Ho fatto un girettino in elicottero… L’ematoma sulla testa è andato via nel giro di 25 ore, quindi sono stato davvero fortunato. Non sto peggio di qualche giorno fa, mi è andata molto bene”.

Simion ha poi parlato del suo programma di corse stagionali: “Questa stagione è andata meglio rispetto alle precedenti. Sono riuscito a vincere una gara, poi con Andrea Guardini ho lavorato sulle volate di gruppo con Mirko Maestri e altri compagni. Speriamo di riuscire a migliorare ancora sugli sprint e di riuscire a fare qualche volata con 60-70 corridori sulle tappe miste. Poi voglio essere di aiuto a Guardini nelle volate secche, da sprint di gruppo compatto”. Vincitore della sesta tappa del Giro di Croazia 2018, lo sprinter si è sbloccato tra i professionisti e vuole ripetersi nella prossima stagione, in cui potrebbe avere maggiore spazio quando non dovrà mettersi a servizio di Andrea Guardini.

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