Bardiani CSF, Guardini: “La squadra è su misura per me. Migliorare in salita? Poi perdo lo spunto veloce…”

Giorno di presentazione per la Bardiani CSF. La formazione Continental Pro ha incontrato la stampa nella giornata odierna, svelando la nuova divisa e presentando il proprio roster per la prossima stagione. Tra i protagonisti intervistati, Andrea Guardini ha rivelato le proprie sensazioni, prima che venisse spiegato il suo calendario. Il velocista debutterà in Colombia, con il Tour of Colombia che lo vedrà sfidare alcuni velocisti promettenti. Lo sprinter sarà poi presente al successivo UAE Tour 2019, se la squadra riceverà l’invito per partecipare alla corsa World Tour. Il calendario per i mesi successivi non è ancora definito, ma è probabile che il corridore parteciperà a Tirreno Adriatico e Giro d’Italia, Wild Card e scelte tecniche permettendo.

Il classe ’89 ha parlato con entusiasmo della squadra, alla quale è arrivato nel 2018 dopo l’esperienza in World Tour con l’UAE Team Emirates: “Ho trovato una squadra su misura per me. In Bardiani possono crescere i giovani e corridori come me, che si sono persi negli anni, possono ritrovarsi. Anche per questo nel 2019 voglio ripagarli di quello che mi hanno dato fino adesso e mi daranno ancora l’anno prossimo. Voglio vincere ancora di più”.

Spesso accusato di non riuscire a migliorare in salita, dove perde contatto dai migliori giocandosi le possibilità di vittoria, Guardini risponde: “Come dice il nostro preparatore, è sempre una coperta corta. I watt non bastano mai. Per migliorare in salita poi si perde lo spunto veloce, bisogna sempre cercare di trovare il giusto compromesso e non tralasciare lo spunto veloce per non essere battuto quando poi si arriva in volata”.

Ex campione europeo su pista, il velocista non penso a un ritorno in altre specialità e non è stuzzicato dal paragone con il campione olimpico di omnium Elia Viviani: “Purtroppo o per fortuna di Viviani ce n’è uno solo, anche al mondo. Sono dell’idea che la multidisciplinarietà paga, e molto. Cercherò altri modi per allenarmi, anche solo per cambiare dalla solita routine di strada. Per esempio in questo periodo sto usando molto la mountain bike. Da lì a passare a essere competitivo in altre discipline è difficile, ma in allenamento è molto utile”.

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