Luna Rossa vuole Filippo Ganna: ci potrà essere una nuova sfida con Ashton Lambie?

Luna Rossa cerca ciclisti per la prossima sfida della Coppa America. Dal 2024 infatti la competizione velistica avrà dei cyclors per aiutarsi nei movimenti della propria imbarcazione, andando così a sostituire i grinders, che svolgevano la stessa funzione, ma con le braccia. La pedalata offre ovviamente più potenza e se a farla sono dei ciclisti tra i più forti al mondo il vantaggio sarà ancora più evidente. Alcuni team hanno così già ingaggiato dei ciclisti e la storica imbarcazione italiana ha in mente un uomo ben preciso, quel Filippo Ganna al quale un primo approccio, anche se non necessariamente diretto, è stato già fatto. Pronto ad un doppio impegno mondiale tra cronometro e pista, con i Giochi di Parigi 2024 nel mirino, nonché una carriera su strada che sta esplodendo anche come capitano nelle classiche e nelle brevi corse a tappe, il verbanese sarà attirato da questa nuova possibilità?

Obiettivamente difficile pensare possa aggiungere un progetto simile da subito nel suo programma già particolarmente intenso, soprattutto in un anno olimpico, ma in futuro chissà che non possa essere una nuova sfida per lui. Secondo quanto riporta Repubblica, intanto, lo skipper Massimiliano Sirena ha già contattato i CT azzurri Daniele Bennati e Marco Villa per sondare il terreno, per il recordman dell’ora, ma non solo. Altri ciclisti azzurri potrebbero potenzialmente avere il giusto profilo per questa nuova avventura, anche se restano da capire i margini di compatibilità con l’attività ciclistica.

Al momento Luna Rossa non si è mossa ufficialmente, ma altre squadre lo hanno fatto. Ad esempio New Zealand, ma anche il team NYYC American Magic, sulla cui imbarcazione è già salito uno dei grandi rivali del piemontese, quell’Ashton Lambie che per primo è sceso sotto i quattro minuti nell’Inseguimento individuale e che nel 2021 sconfisse Ganna e l’emergente Jonathan Milan ai Mondiali della specialità. Corridore eclettico nei modi e nei talenti, il 32enne statunitense si è dato anche al Gravel in tempi recenti, correndo prove estreme di endurance, mentre da quest’anno si sta dedicando con grande impegno a questa nuova sfida.

La carriera dell’americano è tuttavia ben diversa da quella dell’azzurro. Classe 1990, il baffuto Lambie è a fine di una parabola sportiva in cui comunque non è mai emerso su strada e negli ultimi anni neanche in pista, arrivando così a questa possibilità con curiosità per diversificare un bagaglio di esperienza già curioso e non proprio lineare, al contrario del corridore nostrano. Classe 1996, Ganna si è affermato da subito come un big della pista, diventando poi in pochi anni anche un riferimento su strada, ottenendo un sostanzioso contratto con la Ineos Grenadiers, che ne sta facendo uno dei suoi capitani per le classiche. Ancora decisamente giovane e in forte crescita, ha ambiziosi obiettivi nelle varie discipline, al contrario dell’ormai ex rivale, e una avventura di questo tipo difficilmente si sposa con questi progetti.

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