UAE Team Emirates, associazioni umanitarie contro la nascita del team femminile: “Tentativo di stato di ripulirsi la faccia”
Le associazioni in difesa dei diritti umani si scagliano contro la UAE Team Emirates. In particolare, l’ISHR (Servizio Internazionale dei Diritti Umani), tramite il suo direttore Phil Lynch ha parlaato della nascita anche di un team femminile della compagine emiratina. Lynch ha definito “assai increscioso” il coinvolgimento degli Emirati Arabi Uniti in un team femminile, parlando di un “regime che sistematicamente discrimina le donne per legge e nei fatti”, tornando a parlare del cosiddetto sportwashing (ovvero ripulirsi l’immagine sfruttando lo sport), che sembra tanto in voga nella vicina Arabia Saudita e che già aveva interessato il ciclismo, anche con l’intervento di Amnesty International.
“Si tratta di un altro tentativo di stato di ripulire uno sporco registro in tema di diritti umani – ha dichiarato a Cyclingweekly – Lo stabilirsi di nuovi team WorldTour femminili era una cosa attesa da tempo ma più che benvenuta. Le donne hanno il diritto, e noi tutti abbiamo la responsabilità, di assicurare che le donne possano competere e partecipare in uno sport allo stesso modo degli uomini. Sponsor che si impegnano nei fondamentali valori di dignità, uguaglianza e non-discriminazione dovrebbero essere un passo in avanti in questo senso”.
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