Tour des Pyrenées 2023, la rabbia del direttore di corsa dopo la cancellazione dell’ultima tappa: “Le cicliste hanno avuto pretese non in linea con il loro livello”

Il Tour des Pyrenées 2023 si è concluso dopo due tappe, anziché le tre previste. L’ultima frazione, prevista per domenica 11 giugno, non si è disputata dopo l’intervento dell’Unione Ciclistica Internazionale, che ha di fatto cancellato l’appuntamento per motivi di sicurezza. Erano emersi diversi problemi, soprattutto nella prima frazione, fra veicoli a motore in marcia in senso contrario rispetto alla corsa, un circuito finale a dir poco caotico (senza la presenza delle moto della scorta) e complessivamente una situazione di scarsa sicurezza lungo le strade. Durante la seconda tappa, le atlete si erano fermate, portando alla neutralizzazione di buona parte della frazione e lasciando come “parte attiva” solo l’ultima salita, dove poi ha vinto Marta Cavalli.

Le preoccupazioni sono rimaste, due squadre hanno fatto sapere di aver deciso di non prendere il via della terza tappa (Jumbo-Visma e Human Powered Health) e alla fine è arrivato l’intervento dell’UCI. Intervento che ha fatto saltare il tappo della rabbia degli organizzatori: “Quello che è successo è dovuto al fatto che le cicliste hanno pretese che non sono in linea con il loro livello – le parole del direttore della corsa francese, Pascal Baudron, riportate da NR PyrenéesPensano di essere al Tour de France e che tutte le strade debbano essere chiuse e tutto bloccato intorno a loro. Ma in Francia queste cose non si possono fare. Già sabato avevamo detto alle ragazze che avevano richieste inammissibili”.

Baudron aggiunge: “Anche le organizzatrici, Marion Clignet e Elisabeth Chevanne-Brachet, hanno detto alle cicliste che stavano segando il ramo su cui sono sedute. Il giorno in cui non ci saranno più corse poi piangeranno, ed è quello che succederà. Per mio conto – le parole di Baudron – mi dico che non vale la pena organizzare una corsa e poi vedere tutti i mesi di lavoro rovinati per i capricci da bambine viziate. E se penso a tutti i volontari che si erano messi in gioco… È una catastrofe per il morale”.

Alcune atlete non erano del tutto d’accordo con la cancellazione. È il caso di Ashleigh Moolman-Pasio, vincitrice della prima tappa del Tour des Pyrenées 2023: “Il nostro ciclismo ha bisogno di queste corse, coperte dai media. Io avrei voluto ripartire domenica, ma non sono riuscita a convicere tutte le altre. Sabato alcune ragazze erano spaventate per via di quello che era successo venerdì nella prima tappa e non sono riuscite a superare la cosa. È un peccato, è tutto il mondo del ciclismo femminile a perderci”.

Sulla stessa linea Marta Cavalli, che ha poi vinto la classifica generale, dopo esservi balzata in testa alla fine della seconda tappa: “Sono contrariata per la decisione che è stata presa – le parole della cremonese – Mi dispiace che non si sia riuscite ad arrivare a un accordo. E, in fin dei conti, paghiamo tutte”.

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