Medagliere UEC, Villa: “Sono molto contento per noi e per la Federazione, stiamo facendo veramente un buon lavoro”

“L’Italia c’è e lo abbiamo dimostrato”. Sono le parole dei protagonisti di uno splendido traguardo, quello raggiunto dal gruppo azzurro di ciclismo, che ha conquistato la vetta della classifica UEC per medaglie vinte quest’anno nei vari campionati europei. I protagonisti del dietro le quinte, dei duri allenamenti durante tutto il corso dell’anno, le vere guide che spingono i nostri atleti al raggiungimento del successo: i tecnici della Nazionale.

Dopo gli atleti, sono loro gli artefici del primato portato dai nostri atleti in sella: 38 le medaglie raccolte nel 2017, proprio sopra a Francia e Germania, ferme a quota 34.

Salvoldi E Quartetto

A trainare la selezione azzurra è stato soprattutto il settore femminile, con 14 titoli europei portati a casa. Venticinquele medaglie raccolte dal ciclismo rosa, 20 delle quali sotto la guida nel tecnico Dino Salvoldi“Ci siamo fatti valere, abbiamo raggiunto un traguardo che ci meritiamo” le parole del CT di Strada e Pista femminile. E ancora: “E’ un’Italia competitiva, e sono orgoglioso di aver contribuito a renderla tale”. La programmazione ed il lavoro svolti dalla Federciclismo e da noi tecnici sta progressivamente dando i suoi frutti: “Merito del lavoro, dei sacrifici, della dedizione degli atleti e delle atlete e di tutti coloro che lavorano al loro fianco”.

Marco Villa è sulla stessa lunghezza d’onda: “Sono molto contento per noi e per la Federazione, stiamo facendo veramente un buon lavoro” le parole del CT della Nazionale maschile pista.

Festa Quartetto Villa
Villa Gazzoli

Che aggiunge: “Sono fiero dei miei ragazzi, che sono stati tra i protagonisti che hanno contribuito al raggiungimento di questo importante obiettivo”. Due ori, un argento e due bronzi il palmarés 2017 dei ragazzi pista, grazie soprattutto al grande exploit di Michele Gazzoli (primo e terzo posto ad Anadia, oltre ad un oro su strada ad Herning) e alla conferma di un talento come Filippo Ganna (campione europeo nell’Inseguimento individuale e medaglia d’argento a Berlino con il quartetto azzurro).

Fuoristrada Leader – I 120 punti raccolti nel 2017 sanciscono il primato dell’Italia off-road, a fronte dei 116 e 112 di Francia e Svizzera, con ben undici medaglie azzurre vinte quest’anno. A Sestola, solo il Downhill ha portato 2 ori2 argenti e 2 bronzi, mentre a Darfo Boario le medaglie arrivate dall’XCO sono state 3: l’oro di Gioele Bertolini, l’argentodi Nadir Colledani ed il bronzo nella staffetta.

Bertolini+Celestino+Colledani Darfo

Tre successi che portano la firma di Mirko Celestino: “Questo è stato un anno importante per me, il primo da tecnico della Nazionale, e sono orgoglioso dei risultati che abbiamo raggiunto” il commento del CT. Un esordio coi fiocchi per l’ex professionista su strada e marathon: “I ragazzi mi sono stati accanto ed insieme siamo stati capaci di fare tanto. Sono molto contento per la Federazione, ma soprattutto sono fiero di aver contribuito a questo importante primato”.

Ultime, ma non certo per importanza, le medaglie arrivate direttamente dagli Europei Ciclocross di Tabor“Ci voleva proprio, finalmente abbiamo dimostrato che ci siamo e che facciamo risultato” le parole più che soddisfatte del CT della Nazionale CX Fausto Scotti.

E ancora: “Abbiamo fatto tanti sacrifici per questo Europeo, ma il parco atleti che abbiamo è molto importante ed interessante, e siamo stati bravi a dimostrare il nostro valore”. Il risultato di Tabor parla chiaro: “Un Europeo alla grande, uno dei più belli degli ultimi anni, conquistando due medaglie veramente importanti per la Federazione e per il ciclocross: l’oro di Chirara Teocchi e il bronzo di Alice Maria Arzuffi. Un risultato condito anche da piazzamenti di rilievo dei loro compagni di squadra. I nostri atleti hanno talento, e crescono gara dopo gara, l’Italia c’è e lo abbiamo dimostrato”.

Chiara Teocchi CX U23 2017

L’Italia c’è, l’Italia corre e si proietta con fiducia verso i prossimi ambiziosi traguardi, che arrivano fino a Tokyo 2020 e oltre. C’è un gruppo di ragazzi e ragazze di talento, una generazione vincente, di qualità, sulla quale bisogna continuare a lavorare. Per crescere, insieme, raccogliendo ancora tante soddisfazioni sui pedali.

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