Volta a Catalunya 2023, Remco Evenepoel: “Allo sprint sono uscito talmente bene che Roglic non è riuscito a rispondere. Generale persa per errori a inizio settimana”

Remco Evenepoel chiude soddisfatto la sua Volta a Catalunya 2023. Il corridore della Soudal-QuickStep, infatti, ha conquistato la frazione conclusiva della corsa a tappe catalana, mettendosi in bacheca il quarantesimo successo della sua carriera a soli ventitré anni. Il campione del mondo ha provato fino all’ultimo ad attaccare il primato di Primoz Roglic, che però è arrivato con lui al traguardo, stavolta però collaborando di più rispetto alla giornata di ieri, quando il belga era rimasto infastidito dalla mancata collaborazione durante la gara, anche se poi nel dopo gara aveva spiegato di comprendere le ragioni dello sloveno e della Jumbo-Visma. Il classe 2000, quindi, è intervenuto ai nostri microfoni e ha commentato la tappa di oggi e l’intera settimana di corsa.

Congratulazioni per la vittoria. Oggi hai provato a ottenere più cambi da Primoz?

Sì, era l’ultima tappa e lui sapeva che se fossimo arrivati allo sprint, non avrebbe perso la generale. Stamattina avevo detto che volevo staccare tutti, ma sapevo già che in un percorso come questo Primoz è abbastanza forte per seguire e quindi alla fine siamo arrivati allo sprint. Negli ultimi 500 metri sono stato fortunato a essere alla sua ruota e sono potuto uscire più forte negli ultimi 150 metri per prendermi questa bella vittoria. Penso che il mio sprint è stato abbastanza forte da non farlo reagire. Sono contento che abbiamo lavorato insieme, specialmente dopo la tappa di ieri. Sono davvero contento di concludere la settimana con una bella vittoria di tappa.

Una vittoria che volevi davvero tanto, già ieri. 

La volevo, anche oggi eravamo l’unica squadra a tirare. Quando la fuga è partita, Pieter Serry e Fausto Masnada  hanno fatto un lavoro incredibile per tenerli sotto controllo. In due hanno controllato nove corridori, impressionante, li hanno tenuti sempre a un minuto e poi nel circuito siamo andati a tutta per tre giri, è stato magnifico da vedere. Abbiamo dimostrato a tutti che possiamo correre in montagna, ma anche in media montagna e anche in tappe come questa, che non era nemmeno una tappa di montagna. Questa è una vittoria che volevo dedicare al team, perché a inizio settimana ho commesso degli errori che forse mi sono costati la generale. Ma sono contentissimo di tornare alle corse così bene, due vittorie e il podio finale era quello che volevamo.

Di quali errori parlavi? Cosa c’è da migliorare in vista del Giro?

Oggi ho sprintato a 150 metri dall’arrivo, che è meglio per me, perché vado meglio degli altri scalatori in questi casi, invece due giorni fa sono partito troppo presto e questo mi è costato questo distacco. Oggi invece il mio sprint è stato perfetto, sono stato più furbo e ho lasciato Primoz davanti, ma è stata davvero una bella corsa, molto dura. Questo circuito sembra il percorso di un mondiale e avevamo in mente di andare a tutta sin dal primo giro.

Quanto sono importanti i tifosi per te?

Sono sempre importanti, c’erano molti belgi, specialmente oggi, c’erano anche i miei genitori per la prima volta qui, volevo vincere per loro, mia moglie era qui e volevo vincere per lei, quindi sono contento di aver vinto. Ci sono andato vicino un paio di volte questa settimana e penso che in una corsa di una settimana non mi era mai successo. Ho fatto due secondi e due vittorie di tappe e poi quinto ieri e terzo a Valtter 2000, sono buoni risultati, una settimana piuttosto solida. La forma c’è, non sono ancora al 100%, quindi abbiamo un mese e mezzo per continuare a lavorare, ma ovviamente i tifosi danno quella spinta in più.

Pensi che Primoz sia andato a tutta nello sprint finale?

Non lo so, ovviamente sapeva che non aveva bisogno di vincere, ma siamo arrivati talmente veloce che uscendo di ruota ero 3-4 km/h all’ora più veloce e penso di aver vinto per quello oggi. Ho anche tirato molto oggi per staccare Soler e per staccare il resto del gruppo. Anche oggi solo Primoz mi ha seguito e penso sia bello che oggi anche lui abbia fatto la propria parte per stare davanti e, come ho detto, ero a ruota e per quello sono andato più forte negli ultimi 150 metri.

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