UCI, potrebbero arrivare penalità in secondi per chi getta rifiuti in aree vietate: “Ci siamo resi conto che le multe hanno un effetto relativo su alcuni”

Misure più severe per i corridori che gettano rifiuti dove non è consentito. Attualmente il regolamento prevede una multa per i ciclisti che si liberano delle borracce o di altri rifiuti al di fuori delle zone appositamente attrezzate, ma secondo quanto rivelato dal presidente UCI David Lappartient a margine dei mondiali di Imola 2020 alla multa potrebbe aggiungersi una penalità in tempo. Una punizione che viene già applicata in casi di rifornimento fuori dal tratto consentito (ne sa qualcosa Alaphilippe che per questo motivo ha perso la maglia gialla allo scorso Tour).

Lappartient ha poi spiegato che la penalità dovrà andare a colpire anche la squadra come collettivo per far sì che tutti capiscano la gravità dell’azione: “Gettare in piena natura è totalmente inaccettabile, ci siamo resi conto che le multe e la prevenzione hanno un effetto relativo su alcuni. Voglio mettere in atto delle misure maggiormente coercitivie. Non possiamo restare nella situazione attuale. Molti sforzi sono stati fatti, ma non vale per tutti. L’anno scorso seguivo la Vuelta con il primo ministro di Andorra, un corridore si è svuotato le tasche davanti a noi e il primo ministro si è meravigliato chiedendosi se non fosse vietato”.

La decisione definitiva, comunque, potrebbe arrivare in occasione del prossimo comitato direttivo dell’UCI, previsto per gennaio 2021, alla fine dei mondiali di ciclocross, con lo scopo di far partire le nuove regole direttamente da febbraio.

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