UAE Team Emirates, Pogacar: “Quest’anno mi sono sorpreso in ogni corsa. Le Olimpiadi saranno speciali”

Per Tadej Pogacar sarà impossibile dimenticare la prima stagione da professionista. Il corridore dell’UAE Team Emirates si è presentato tra i grandi con una serie di vittorie e risultati molto solidi, culminati con il podio alla Vuelta a España 2019 impreziosito da ben tre vittorie di tappa. Lo sloveno si presenta quindi come una delle migliori promesse per le corse a tappe future, avendo già dimostrato di essere tra i migliori in salita e di sapersi difendere a cronometro. Per questo per lui sarà importante scegliere con attenzione gli obiettivi per la prossima stagione, con i percorsi di Giro e Tour che paiono adatti alle sue caratteristiche.

“Per me è stato davvero un anno fantastico” ha riconosciuto il classe ’98 in un’intervista a PezCycling: “La più grande sorpresa è stata la Vuelta, ma mi sono sorpreso in ogni corsa quest’anno. Sapevo di essere preparato per la Vuelta, la prima settimana è stata difficile per me, ma già dalla seconda mi sentivo bene. Alla fine della seconda mi sono detto che dovevo continuare a spingere per un piazzamento nella top 5. Poi l’ultima settimana ho semplicemente lavorato duro e dato tutto. Ho realizzato di poter salire sul podio solo negli ultimi chilometri della ventesima tappa”.

Pogacar ha poi parlato delle difficoltà per un neoprofessionista e dell’importanza di ambientarsi con il team: “Penso che restare lontano da casa e viaggiare molto è difficile, ma la sfida più impegnativa per me è stata essere accettato dai compagni di squadra. All’inizio ero molto spaventato, ma mi hanno trattato come uno di loro fin dal primo giorno. La presenza di Polanc in squadra ha sicuramente aiutato. Siamo tutti buoni amici e scherziamo tra di noi, ma quando si tratta di correre diventiamo seri e ci concentriamo sui nostri obiettivi”.

Infine lo sloveno non si è scoperto eccessivamente sugli obiettivi per il 2020: “Per la prossima stagione ho le mie preferenze, ma parlerò con il team di cosa è meglio per me. L’anno prossimo ci sono molte ottime corse: Olimpiadi, mondiali ed europei sono buoni per gli scalatori. A Tokyo saranno le mie prime Olimpiadi, sarà speciale”.

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