UAE Team Emirates, Alexander Kristoff parla dell’annata appena conclusa: “Sono abbastanza soddisfatto della mia stagione”

La stagione per Alexander Kristoff è terminata già da più di un mese, con il settimo posto ai Campionati Mondiali di Yorkshire 2019. Il corridore della UAE Emirates ha concluso l’annata con sette vittorie, tra cui la Gand-Wevelgem, fornendo buone prestazioni per tutta la stagione, con l’unico passaggio un po’ a vuoto avuto durante il Tour de France, dove comunque è riuscito a cogliere un secondo posto di tappa alle spalle di Elia Viviani. Ora, il 32enne norvegese ha analizzato la sua annata in un’intervista a PezCycling, nella quale si sofferma soprattutto sulla rassegna iridata britannica e sul percorso della Grande Boucle del 2020, presentato nelle scorse settimane.

Sono abbastanza soddisfatto della mia stagione – esordisce Kristoff – In generale, ci sono stati alcuni alti e bassi, ma ho iniziato la stagione molto bene. È stato un ottimo inizio di anno con la vittoria nella Gand-Wevelgem e il terzo posto al Giro delle Fiandre. Poi ho fatto altre buone gare come il Giro di Norvegia ad esempio. Al Tour de France mi sentivo bene, poi il mio corpo ha reagito in maniera strana e ho messo su un sacco di peso, non so cosa sia successo veramente, non è stata una bella esperienza. Dopo mi sono riposato e il finale di stagione è stato abbastanza buono. Ho vinto in Germania, in Slovacchia e sono arrivato settimo ai mondiali, così ho ottenuto buoni risultati più o meno tutto l’anno, ma soprattutto all’inizio“.

Il norvegese torna poi a parlare dei mondiali nello Yorkshire: “È stato davvero difficile e abbiamo dovuto cambiare un po’ le cose a causa di tutta l’acqua. Era un po’ strano passare in mezzo a tutte quelle grandi pozzanghere. A me solitamente il maltempo non importa, riesco sempre a gestirlo. La gara è stata davvero dura, lo si può vedere da quanti corridori hanno abbandonato. Tutti si aspettavano che Trentin vincesse, ma lui era stanco e Pedersen l’ha battuto. Si possono ottenere risultati sorprendenti quando una gara è così dura”.

Infine, uno sguardo anche al Tour de France del prossimo anno: “Il Tour de France è la gara più grande, una vittoria lì vale come due o tre in altri GT. Sembra che nel prossimo ci sarà un sacco di salita, sembra difficile, quindi non so come sarà la composizione della squadra per questa gara. Abbiamo un sacco di ottimi velocisti, Fernando (Gaviria, ndr) e Jasper (Philipsen, ndr) oltre a me. Potremmo dover dividere i nostri programmi in modo da avere uno sprinter più o meno in ogni gara, per poter competere nelle tappe più facili”.

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