Tour Down Under 2019, Porte: “Raramente ho avuto una squadra così forte”

Richie Porte è impaziente di iniziare la sua avventura con la Trek-Segafredo sulle strade del Tour Down Under 2019. Vincitore tra il 2014 e il 2018 di sei tappe della corsa a tappe australiana e della classifica generale dell’edizione 2017, il 34enne tasmaniano punta a far bene nella gara che segna il suo esordio con la nuova divisa. Alla vigilia del Down Under Classic, che precederà il via ufficiale della gara a tappe in programma a partire da martedì 15, l’ex BMC Racing Team ha parlato oggi in conferenza stampa delle sue possibilità di ambire alla vittoria finale e della struttura della nuova squadra, nella quale è approdato con l’obiettivo di conquistare il Tour de France dopo essere stato costretto al ritiro nelle ultime due edizioni della Grande Boucle complici altrettante cadute rovinose.

“È sempre bello debuttare con una nuova squadra. Non ho trascorso troppo tempo con i nuovi compagni, ma conosco la maggior part di loro e so che abbiamo un team solido. Ritengo che siamo pronti per fare bene già in questo primo appuntamento dell’anno. Probabilmente dispongo di una delle formazioni più forti che abbia mai avuto per quest corsa. Per la tappa finale di Willunga Hill potrò contare su scalatori forti come Peter Stetina e Jarlinson Pantano, inoltre ci sono elementi esperti come Koen de Kort e altri bravi come Kiel Reijnen e Ryan Mullen. È un roster equilibrato e solido e spero che sia così per tutta la stagione”.

Nonostante un percorso tradizionalmente poco favorevole agli scalatori, Porte è spesso riuscito a curare la classifica generale: “Credo che due anni fa, quando vinsi, fosse un po’ più adatto alle mie caratteristiche, ma anche stavolta non è male. Questa gara è fantastica, è ben organizzata ed è l’ideale per iniziare la stagione […] Se la tappa di Uraidla può essere decisiva? Dipende da come verrà affrontata. Abbiamo effettuato la ricognizione l’altro giorno e posso dire che si preannuncia una frazione difficile. Ovviamente dovremo aspettare di affrontarla in gara per capire come sarà. Se dovesse far caldo e non ci fosse bagarre, potrebbe non succedere nulla. Diversamente, se ci sarà il consueto vento che c’è da quelle parti, potrebbe scatenarsi una bella lotta”.

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