Tour de France 2017, Phinney: “Lavorare con Uran è stata un’impresa che mi ha dato ispirazione”

Opaco per le telecamere, ma utile per la squadra, Taylor Phinney ha portato a termine il suo primo Tour de France. Il corridore in forza alla Cannondale – Drapac ha preso parte ad un Grande Giro dopo 4 anni dall’ultima apparizione, in occasione del Giro d’Italia 2013, approcciando così la sua risalita dopo alcune stagioni difficile. Senza essersi distinto particolarmente in corsa, se non per averne rapidamente indossato la maglia a pois ad inizio corsa, l’americano ha lavorato dietro le quinte per Rigoberto Uran, apprendendo in prima persona il lavoro di squadra e le dinamiche che si celano dietro un risultato di successo in una corsa di tre settimane.

Prima di questa corsa non ho mai avuto realmente un leader all’interno della squadra da supportare in gara – esordisce il nativo del Colorado – Lavorare con Rigo (Uran, ndr) è stato un piacere e un’impresa che mi ha dato ispirazione”, ha commentato Phinney. Il ventisettenne, inoltre, è rimasto piacevolmente colpito dalla coesione che viene a crearsi quando in squadra viene percepito un obiettivo come collettivo: “Il modo in cui il team si è raccolto intorno a lui è qualcosa che non ho mai visto prima”, sentenzia l’ex BMC Racing.

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