Team Sunweb, non per forza Tour per Dumoulin: “Dipenderà dai percorsi… Mi piacerebbe tornare al Giro”

Tom Dumoulin apre al Giro d’Italia 2018. Se per molti il destino del vincitore della centesima edizione è puntare il prossimo anno al Tour de France, lo stesso corridore del Team Sunweb non vuole necessariamente forzare i tempi. In molti attendono la sfida con Chris Froome, considerando il ciclista neerlandese l’unico in grado di giocarselo con il Keniano Bianco forte delle sue qualità a cronometro, ma per il momento il corridore di Maastricht sa di avere il tempo dalla sua e non vuole bruciarsi in un tentativo che potrebbe non essere nelle sue corde, magari con un percorso a lui non congeniale.

In realtà non ho ancora deciso – ammette alla Gazzetta dello SportDipenderà dai percorsi. È vero, alla Vuelta e al Giro ho già lottato per la classifica generale e al Tour non ancora. Ma se il Tour 2018 non avrà un tracciato adatto… perché dovrei andare a caccia della vittoria già l’anno prossimo? Ho amato il Giro e mi piacerebbe molto ritornarci“. Ovviamente, per il momento si tratta di mere ipotesi e speculazioni, che tuttavia già la settimana prossima, con la presentazione a Parigi della Grande Boucle, potrebbero cominciare ad avere conferme, anche se chiaramente bisognerà aspettare almeno la fine di novembre, con la presentazione anche della Corsa Rosa, per poter avere qualche considerazione più concreta in merito.

Decidere con quale GT iniziare, significa sostanzialmente anche aprire alla possibilità di partecipare a due grandi giri nella stessa stagione. Contrariamente a molti suoi rivali, Dumoulin quest’anno ha corso solo il Giro, scegliendo una preparazione diversa in vista di un Mondiale in cui è stato comunque protagonista, con l’oro nella crono e gli attacchi, con tempistiche sbagliate, nella prova in linea. Lodando l’impresa di Froome capace di vincere Tour e Vuelta, il tuttora 26enne di Maastricht sottolinea come anche lui vorrebbe iniziare a cimentarsi in questa direzione, improntando dunque maggiormente la sua stagione sui GT. “In diversi lo hanno fatto e lo fanno – spiega al quotidiano rosa – Nibali in questa stagione ha puntato su Giro e Vuelta ed è andato due volte sul podio, quindi due ottimi risultati. Sì, ci proverò pure io. Ma non so quando“.

Classe 1990, nelle ultime tre stagioni ha saputo trasformarsi da cronoman quasi puro a corridore per le corse a tappe, ma senza sinora rinunciare anche alle sue ambizioni al di fuori delle tre settimane. Nella sua evoluzione, oltre a non perdere le sue qualità a cronometro (conquistando l’oro mondiale, ma anche l’argento olimpico, oltre al titolo a squadre quest’anno), ha mostrato infatti di poter dire la sua anche nelle corse di un giorno vallonate, alle quali ha più volte mostrato di non voler rinunciare. Trovare l’equilibrio – dunque il calendario, con la giusta gestione dei picchi di forma – fra le sue molte sfaccettature non sarà certo semplice per lui, che ormai non è più una promessa alla quale un piazzamento può comunque dare prestigio. Saper scegliere sarà dunque fondamentale.

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