Parigi-Roubaix 2018, Vanmarcke: “Nel finale sono esploso”

Ancora un piazzamento per Sep Vanmarcke alla Parigi – Roubaix 2018. Sempre tra i migliori sul pavé, il capitano della EF-Drapac si è dovuto accontentare oggi del sesto posto, restando praticamente senza energie nel finale, quando lottava per il podio. Un risultato non proprio all’altezza delle aspettative per il belga, che ancora una volta manca l’appuntamento con il grande risultato al termine di una corsa per una volta neanche troppo sfortunata. Purtroppo per lui però la lampadina si è spenta nel finale, dopo un grande lavoro anche della sua squadra in suo favore, con un Taylor Phinney di grande livello che lo ha scortato nel gruppetto dei migliori sino a 25 chilometri dalla conclusione.

“È stata una corsa molto dura, a tutta sin dall’inizio a causa del vento a favore – spiega il belga – Quando il vento è così viene sempre fuori una corsa molto veloce perché tutti riescono ad andare a tutta e viene sempre una corsa molto veritiera (dei valori in campo, ndr). Con la squadra abbiamo sempre controllato. Mi hanno tenuto in buona posizione, con Taylor che è riuscito a starmi vicino per tutta la corsa, è stata sicuramente la sua corsa migliore negli ultimi anni. È stato davvero forte, così come gli altri”.

Riguardo le difficoltà negli ultimi chilometri, non Vanmarcke non cerca scuse: “Non ho commesso un errore, ma nel finale, negli ultimi 20 chilometri, improvvisamente mi son sentito stanco e sono esploso. Così mi son ritrovato ad essere il più debole dei cinque. A quel punto sapevo che sarebbe stata dura. Sarei potuto salire sul podio solo se avessero cominciato a controllarsi e fossi riuscito ad anticipare, ma non è successo. In queste condizioni, questo è il massimo che potevo fare. È una corsa bellissima e molto dura, davvero molto adatta a me”.

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