Operazione Aderlass, gli inquirenti avrebbero già individuato altri ciclisti coinvolti

Altri ciclisti rischiano di finire nella rete della Operazione Aderlass. Dopo le confessioni di Georg Preidler, che ha così dato le dimissioni dalla Groupama – FDJ, e del connazionale Stefan Denifl, che misteriosamente in inverno aveva deciso di rescindere il proprio contratto, le indagini degli inquirenti starebbero portando ad una nuova stretta in seguito all’interrogatorio di Mark Schmidt, il medico attorno al quale ruota l’intero caso. Il suo avvocato ha fatto sapere che avrebbe collaborato con la giustizia e gli interrogatori iniziati in questi giorni sembrano dunque portare ad un maggiore coinvolgimento del ciclismo, del quale l’ex medico della Gerolsteiner non è chiaramente estraneo.

Partita con cinque arresti durante i Mondiali di Sci Nordico, l’inchiesta si starebbe dunque sempre più allargando e a due settimane dai primi arresti, tra i quali proprio quello del medico, emergerebbe una struttura sempre più vasta e complessa. Addirittura, secondo gli inquirenti austriaci può essere paragonata alla mafia russa e balcanica, con una struttura gerarchica ben definita, ma anche soprattutto per il fatto di essere trasversale, coinvolgendo più sport e paesi.

E secondo quanto riporta Le Monde dunque il ciclismo potrebbe presto vedere altri ciclisti coinvolti. Per il momento non si sa molto riguardo nazionalità e livello di questi atleti, ma sarebbero stati già identificati dalle autorità, anche in seguito alla collaborazione del medico, pronto a rivelare la sua parte in un’organizzazione “molto più grande di quanto conosciamo sinora”.

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