Movistar, seconda frattura per Landa che comunque spera ancora nella Vuelta

Anche una costola fratturata per Mikel Landa. Nella terribile caduta alla Clasica San Sebastian, che ha visto lo spagnolo finire malamente a terra a venti chilometri dalla conclusione assieme a molti altri big, tra i quali l’ancora più sfortunato Egan Bernal (Sky), il corridore della Movistar non ha dunque riportato solamente una frattura alla vertebra lombare L1, ma anche un secondo infortunio, emerso ieri in seguito ad ulteriori accertamenti (che sulla carta si sperava potessero smentire la prima diagnosi, invece confermata). Un brutto colpo che sembra comunque non aver condizionato il morale e le ambizioni di squadra e corridore.

Nella cattiva sorte, la parziale buona notizia è infatti che i tempi e le modalità di recupero da questa nuova frattura sono assolutamente compatibili con quanto già previsto per la frattura vertebrale. La frattura non scomposta della costola, in questo caso sul lato destro, potrà dunque curarsi sostanzialmente da sola con il busto che Landa deve già indossare per riprendersi dal problema vertebrale.

Monitorato e supportato dallo staff medico della squadra, ma anche con il supporto di Javier Barrio, capo medico della squadra di calcio dell’Alaves, e del traumatologo Mikel Sanchez, il 29enne basco sta iniziando un recupero e una serie di esercizi di respirazione e leggera rieducazione in modo da rinforzare le aree colpito affinché l’infiammazione si possa ridurre, il dolore diminuire e le fratture ridursi il prima possibile.

Corridore e squadra fanno sapere dunque di essere ottimisti ancora riguardo gli obiettivi prefissati, con la speranza di recuperare pienamente nel più breve tempo possibile. Resta dunque ancora in piedi l’ipotesi Vuelta a España, alla quale lo spagnolo parteciperebbe così presumibilmente senza alcuna corsa nelle gambe, ma con la possibilità di crescere con il passare delle tappe, dare una mano alla squadra, cercando eventualmente azioni personali nella seconda e terza settimana. Un percorso che gli consentirebbe anche di poter essere poi, a fine settembre, al via del Mondiale di Innsbruck 2018.

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