Milano-Sanremo 2019, Matteo Trentin amaro: “L’ho preso nel didietro… Mi sta sulle p***e aver fatto ottavo o quanto ho fatto”

Matteo Trentin tra i più grandi sconfitti di questa Milano – Sanremo 2019. Il corridore della Mitchelton – Scott ha dimostrato una volta per tutte di potersela giocare con i migliori, resistendo alla selezione creata sul Poggio per poi arrivare al traguardo con i migliori. Il campione europeo è stato peraltro uno dei più attivi, in salita come in discesa, fino all’attacco solitario negli ultimi due chilometri che ne ha pregiudicato poi le possibilità in volata. Una accelerazione che probabilmente gli è costata non solo le energie, ma anche un risultato nettamente migliore del decimo posto poi raccolto, che sa chiaramente di sconfitta per un corridore veloce come lui.

L’amarezza è dunque il sentimento maggiore dopo il traguardo: “Nessuno ha tirato in discesa, alla fine lo hanno portato all’arrivo… Mohoric è rientrato da dietro perché nessuno tirava. Non era davanti, eravamo solo in sei. Ma non tirava nessuno, solo io, Sagan e Kwiatkowski. Tutti si guardavano…

Con questo senso di frustrazione è arrivato quello scatto, che comunque rivendica con l’orgoglio di chi ci ha messo anima e corpo per cercare di vincere, senza accontentarsi. “Corro per vincere, secondo me per vincere andava fatto quello – aggiunge – Poi, per carità, se Peter Sagan in persona si mette a tirare vuol dire che pensano che posso arrivare all’arrivo. Così sono le corse, ti giochi le tue carte, fai le tue scelte. Purtroppo l’ho preso nel didietro“.

Difficile dunque riuscire davvero a vedere il bicchiere mezzo pieno nell’avere conferma di essere ormai davvero tra i migliori al mondo. “Come ho corso sul Poggio penso che parli da solo – commenta con orgoglio – Ha attaccato il corridore più forte del momento ed ero lì. Come prestazione soddisfatto, ma il risultato non mi soddisfa per niente. Mi sta sulle palle aver fatto ottavo o quello che ho fatto“. Decimo al traguardo, il fatto stesso di non sapere quanto è arrivato la dice lunga sull’importanza che al momento dà al risultato di per sé.

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