Giro di Polonia 2024, polemiche per la sperimentazione della corsa “senza radio”: “È il caos, l’UCI non può portare avanti questa cosa”
Il Giro di Polonia 2024, così come la recente Vuelta a Burgos 2024, è una corsa scelta dall‘Unione Ciclistica Internazionale per sperimentare alcune modifiche regolamentari che l’organo di direzione del ciclismo mondiale vuole mettere in atto per quel che riguarda le gare su strada. Fra i cambiamenti studiati per dare alle corse maggiore sicurezza, nell’intento dell’UCI, c’è anche la progressiva riduzione delle radio in dotazione ai corridori. La sperimentazione in questione, però, sta già raccogliendo dei pareri negativi all’interno del gruppo, anche per via di quanto accaduto nel corso della terza tappa della gara polacca, quando Nicolas Debeaumarché (Cofidis) e Pepijn Reinderink (Soudal-QuickStep) sono caduti in una curva.
Debeaumarché ha riportato infortuni seri e sarebbe rimasto per più di qualche minuto a terra prima di ricevere assistenza. A esporre un pensiero decisamente critico nei confronti del “divieto di radio” è Richard Plugge, direttore generale della Visma|Lease a Bike, che al momento ha Jonas Vingegaard al comando della generale del Giro di Polonia: “Oggi è stato il caos, senza le radio – ha scritto Plugge nell’immediato dopogara – L’UCI non può continuare con questo divieto. È una cosa che tramuta le gare in una farsa, come abbiamo già visto nelle gare dei Giochi olimpici di Parigi, dove i corridori non potevano chiamare le ammiraglie per ricevere l’assistenza di base. Per fortuna, nessuno si è fatto troppo male oggi”.
La risposta di David Lappartient, presidente dell’UCI, a Plugge non è si è fatta attendere: “Richard, ti sei fatto beccare nell’atto di spargere notizie false. Le cadute di oggi al Giro di Polonia non hanno nulla a che vedere con l’assenza delle radio e lo sai anche tu – il testo del tweet di Lappartient rivolto direttamente a Plugge – I corridori sono stati soccorsi secondo gli standard necessari. La nostra priorità è la sicurezza. Tu invece vuoi tenere le radio per dare istruzioni ai corridori, non per la sicurezza. Assumiti le tue responsabilità e continuiamo a lavorare insieme”.
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