Giro di California 2018, Van Garderen si inchina: “Tanto di cappello a Bernal”

Giornata complicata per Tejay Van Garderen sulle strade del Giro di California 2018. Giunto settimo sul traguardo di South Lake Tahoe, il portacolori della BMC Racing Team ha dovuto cedere le insegne del primato al colombiano Egan Bernal (Team Sky), che si è tolto di ruota tutti gli avversari sulle rampe della penultima salita di giornata giungendo in solitaria all’arrivo e imponendo distacchi abissali agli avversari. A farne le spese è stato anche il 29enne statunitense, che non più tardi di 48 ore prima si era impossessato della maglia di leader aggiudicandosi la cronometro di San Josè.

“È stata una giornata difficile – ammette senza riserve Van Garderen – la squadra mi ha pilotato brillantemente, ma quando Bernal ha sferrato il suo attacco ero ormai isolato e ho lottato più che potessi per cercare di non staccarmi. Quando si compiono azioni come la sua, l’unica cosa che si può fare è togliersi il cappello e fare i complimenti al tuo avversario. Lui è un talento e avrà un futuro brillante, è stato semplicemente più forte di me“.

Vincitore dell’Amgen Tour of California nel 2013 e secondo, con un ritardo di 1’25” da Bernal alla vigilia della frazione conclusiva di Sacramento che dovrebbe essere appannaggio dei velocisti, l’ex maglia bianca del Tour de France può tracciare un bilancio positivo di una corsa che lo ha rilanciato su buoni livelli dopo un avvio non certo brillante di 2018. Con il mirino puntato sulla Grande Boucle, dove sarà chiamato a recitare un ruolo fondamentale per il capitano Richie Porte, Van Garderen guarda con ottimismo al futuro prossimo.

Sono soddisfatto del mio stato di forma attuale e spero di continuare su questa falsariga anche nelle prossime competizioni”, conclude spostando già il mirino verso gli impegni di un giugno nel quale dovrà dare forma concreta alle speranze del patron della BMC, Jim Ochowicz, che ne ha predetto un successo in una corsa a tappe del World Tour prima dell’inizio del Tour.

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