Giro dei Paesi Baschi 2018, Alaphilippe: “Darò il massimo nella crono, ma sarà difficile”

Altro giorno in giallo per Julian Alaphilippe al Giro dei Paesi Baschi 2018. Come previsto la terza tappa si è dimostrata abbastanza semplice per gli uomini di classifica, che hanno lasciato fossero i cacciatori di tappe a darsi battaglia in un percorso movimentato, ma dal finale troppo semplice. Scoraggiati eventuali outsider che nelle prime fasi di gara volessero cercare di rientrare in classifica con una lunga fuga, per la Quick-Step Floors del leader è stata dunque una giornata sostanzialmente di controllo, senza dover forzare fino in fondo per inseguire un tentativo che non preoccupava.

Con l’intenzione di portare i propri capitani a giocarsi il successo parziale, alcune squadre hanno comunque tenuto un ritmo alto, permettendo sì alla compagine belga di non impiegare troppe energie, ma comunque rendendo la giornata abbastanza veloce. “Non è stata una tappa semplice, ma abbastanza stressante e veloce – spiega infatti il francese – Molte squadre volevano vincere la tappa e quindi hanno spinto a tutta. Il nostro obiettivo era proteggere la maglia gialla, quindi abbiamo dato una mano per controllare i fuggitivi e con l’aiuto dei miei compagni resto in testa alla generale per il terzo giorno consecutivo, il che è fantastico”.

Oggi tuttavia rischia fortemente di perdere il simbolo del primato che si è conquistato con due successi nelle prime due frazioni. In entrambe le occasioni con lui è infatti arrivato al traguardo Primoz Roglic (LottoNL-Jumbo), che nella generale ora lo segue dunque solamente di otto secondi, guadagnati con gli abbuoni. Ottimo cronoman, lo sloveno probabilmente lo supererà al termine dei 19,4 chilometri di Lodosa, anche se il corridore transalpino è pronto a lottare, consapevole che pur perdendo la maglia può restare molto vicino al rivale in vista delle ultime due giornate.

Darò il massimo nella crono, anche se so che sarà difficile contro corridori che sicuramente se la cavano meglio di me in questa disciplina”, conclude aggiungendo solitamente “anche il percorso così piatto non mi favorisce”. Effettivamente si tratta di un tracciato più adatto agli specialisti, mentre un corridore come lui avrebbe bisogno di un percorso più movimentato, nel quale far valere invece la sua capacità di rilanciare. Venuto in Spagna con l’obiettivo di preparare le Classiche delle Ardenne, con due successi di tappa sicuramente può già ritenersi soddisfatto del suo stato di forma, anche se chiaramente l’appetito vien mangiando e ora cercherà di vendere cara la pelle sino alla fine.

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