Doping, l’AMA inserisce il Tramadol tra le sostanze vietate a partire dal 2024

Il Tramadol sarà vietato per tutti in gara a partire dal 2024. La norma introdotta dall’UCI entrerà dunque in vigore in tutti gli sport tra due anni grazie alla nuova decisione dell’Agenzia Mondiale Antidoping, che si allinea a quanto anticipato dalla massima federazione ciclistica ormai sin dal 2019. La decisione è arrivata da parte del comitato esecutivo dell’AMA che ha deciso di “seguire la raccomandazione di un gruppo di esperti” per vietarne l’utilizzo nel corso delle competizioni a partire dal gennaio 2024. Viene dato dunque margine di un anno per permettere di adattarsi alla nuova norma, arrivata al termine di una serie di studi che hanno evidenziato che questo antidolorifico, oltre ad essere pericoloso per i suoi effetti secondari, migliora anche le performance sportive.

L’AMA ha inoltre sottolineato che, come tutti gli oppiodi, questo medicinale e quelli simili, può provocare forte dipendenza, tanto da essere tra quelli coinvolti nella enorme diffusione e utilizzo degli oppiacei che scuote da qualche anno gli Stati Uniti. La sostanza è tornata prepotentemente d’attualità nei mesi scorsi, quando l’UCI ha annunciato la positività di Nairo Quintana al Tour de France, portando alla perdita dei risultati ottenuti durante la Grande Boucle, ma senza alcuna squalifica. Un caso per il quale il colombiano si è rivolto al TAS di Losanna.

Viene inoltre confermata la presenza della cannabis nella lista delle sostanze vietate. Se un anno fa l’AMA stessa aveva indicato che avrebbe riesaminato la questione, in particolare dopo la positività della sprinter americana Sha’Carri Richardson pochi giorni prima dei Giochi Olimpici di Tokyo, la situazione è rimasta dunque invariata con l’Agenzia che ha reso noto di aver approfondito la questione sulla letteratura scientifica disponibile e ascoltato le testimonianze di alcuni atleti

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