Astana Qazaqstan, Vincenzo Nibali annuncia il ritiro: “È mio ultimo Giro, chiuderò la carriera a fine anno”

Vincenzo Nibali appenderà la bici al chiodo al termine di questa stagione. Le indiscrezioni e le voci emerse nelle scorse ore che volevano il siciliano fare un importante annuncio nella sua Messina, dove si è conclusa la quinta frazione del Giro d’Italia 2022, hanno trovato conferma nelle parole che il corridore dell’Astana Qazaqstan ha rilasciato al Processo alla Tappa su Rai2 dopo la conclusione della tappa. Il 37enne ha dichiarato che questo sarà il suo ultimo Giro d’Italia e che a fine anno lascerà il ciclismo professionistico, chiudendo così una carriera piena di grandissimi successi e durata ben 18 stagioni.

“Proprio qui, nella mia città, nella terra dove sono nato e dove ho iniziato a pedalare volevo annunciare che questo sarà il mio ultimo Giro d’Italia e chiuderò la carriera a fine anno, lascerò il professionismo – le parole di Nibali – È normale, penso che sia arrivato il mio momento, ho raccolto veramente tantissimo da ragazzo continuando fino ad adesso, cercando di fare il meglio. Le decisioni a volte arrivano anche così”.

Ho dato veramente tanto al ciclismo, tantissimo – ha proseguito commosso lo Squalo dello Stretto – Forse è anche arrivato il momento, in un futuro prossimo, di restituire un po’ di quel tempo che ho tanto tolto alla mia famiglia, ai miei genitori, ai miei amici”.

Passato professionista nel 2005 con la Fassa Bortolo, Nibali si è trasferito l’anno seguente alla Liquigas, squadra nella quale ha corso per sette stagioni ottenendo i suoi primi importanti successi, tra i quali spicca la vittoria nella classifica finale della Vuelta a España 2010. Nel 2013, invece, il passaggio all’Astana, che coincide con il periodo migliore della sua carriera: nelle quattro annate con la squadra kazaka, infatti, arrivano ben 22 vittorie, tra le quali spiccano i due titoli di campione italiano, la Tirreno-Adriatico 2013 (corsa già vinta anche l’anno precedente) il Lombardia 2015 e, soprattutto, due Giri d’Italia (2013 e 2016) e il Tour de France 2014, primo italiano dai tempi di Marco Pantani a conquistare la Grande Boucle e secondo di sempre (dopo Felice Gimondi) a ottenere il successo in tutti e tre i Grandi Giri.

Le stagioni seguenti con Bahrain Merida (2017-2019) e Trek-Segafredo (2020-2021) sono invece meno soddisfacenti dal punto di vista quantitativo, ma non da quello qualitativo, con il siciliano che riesce a ottenere altri podi a Giro e Vuelta, ad imporsi nuovamente al Lombardia, nel 2017, e alla Milano-Sanremo 2018, diventando così il quarto corridore della storia (dopo Gimondi, Eddy Merckx e Bernard Hinault) a vincere tutti e tre i GT e almeno due Classiche Monumento diverse. Quest’anno, il ritorno all’Astana, squadra con la quale chiuderà dunque la carriera.

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