Amstel Gold Race 2019, Simon Clarke ricorda: “Quel giorno Van der Poel è stato fenomenale, voleva la vittoria più di tutti”
Simon Clarke torna a parlare dell’Amstel Gold Race 2019. Lo scorso anno la prima prova del trittico delle Ardenne fu conquistata da Mathieu van der Poel, autore di uno sprint lunghissimo che gli permise di ottenere il suo primo successo in una classica. Il giovane fenomeno neerlandese fu il principale protagonista di un finale davvero emozionante e spettacolare nel quale ha preceduto proprio il corridore australiano della EF Pro Cycling che, a distanza di un anno, ha ripercorso le sensazioni di quella giornata.
“Era chiaramente il più forte – ha ricordato a wielerflits – Quello che Van der Poel ha fatto quel giorno è stato incredibile. Non ho mai visto nessuno prendere il controllo di una corsa in quel modo. Con ottocento metri da percorrere testa a testa dopo 250 chilometri. C’erano dieci corridori alla sua ruota e non si sono nemmeno avvicinati! È stata un’esperienza straordinaria farne parte. Nel momento in cui ho tagliato il traguardo, ho subito pensato: ‘ Wow, la gente parlerà di questo risultato per gli anni a venire’. Posso solo immaginare come deve essere stato stare davanti alla televisione, senza sapere come sarebbe finita. Quel giorno Mathieu van der Poel dimostrò che voleva quella vittoria più di chiunque altro. Per quanto io adori correre e voglia vincere, proprio come tutti gli altri, lui ha davvero meritato quella vittoria. L’accelerazione che ha fatto su quel falso piano dopo il Bemelerberg è stata eccezionale. Siamo riusciti a correre per la vittoria, grazie a Van der Poel. Nonostante abbia perso, mi è sembrata comunque una vittoria. Senza il lavoro bestiale di Van der Poel, non sarei mai arrivato secondo alla Amstel Gold Race”.
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