Vuelta a España 2017, Top/Flop del Giorno

La nostra rubrica che, tra il serio ed il faceto, traccia il bilancio della giornata appena conclusasi al Vuelta a España 2017. 

TOP

Tomasz Marczynski: Corsa perfetta per il polacco, che riesce ad imporsi al termine di una lunga fuga, gestendosi alla perfezione. In salita, in pianura e in volata non sbaglia niente, facendosi sempre trovare pronto. A 33 anni per il corridore della Lotto Soudal, abituato a sacrificarsi per i compagni, arriva dunque il successo più importante della carriera.

Alberto Contador: Dopo la prima tappa di montagna in molti lo davano per finito, invece anche oggi si dimostra tra i più pimpanti, attaccando con il coraggio del campione. Quasi nessuno lo segue, ancor meno lo aiutano nel suo tentativo, ma tutti coloro che amano il ciclismo lo ringraziano per aver ancora una volta divertito e appassionato.

Carlos Betancur: Al traguardo arriva lontanissimo, ma la colpa stavolta non è assolutamente sua. Autore di un’ottima ascesa, scollinando assieme a Froome e Contador, il colombiano viene involontariamente buttato a terra da Van Garderen. Tra i due è proprio il corridore della Movistar ad avere la peggio, dovendo rinunciare a tappa e velleità di classifica, che per la prima volta da tanti anni non sembravano solo un ricordo lontano.

FLOP

Luis Leon Sanchez: La tappa è velocissima anche a causa della sua presenza davanti, che costringe la Sky a tirare. Fin qui tutto bene, poi nel finale si perde, lasciandosi sfuggire una doppia occasione: tappa e guadagnare secondi preziosi. Nel momento decisivo, lascia partire i tre pensando che ormai sia troppo tardi, che il gruppo sarebbe rientrato, ma è un errore che paga caro e sono loro a giocarsi la tappa, malgrado il suo vano tentativo finale.

Ag2r La Mondiale: Giornata disastrosa per la compagine francese che vede i suoi capitani naufragare a quasi sette minuti, dovendo rinunciare alle proprie ambizioni di fare classifica. A questo punto Bardet e Pozzovivo dovranno pensare alle tappe: di spazio ce n’è molto, ma con la gamba mostrata sinora (complice la caduta nel caso del lucano), non sarà certo facile.

Orica-Scott: La formazione australiana ha più frecce al proprio arco e tappe come questa sono ideali per provarci, soprattutto se ci sono azioni lanciate da altri corridori. Si fanno invece trovare impreparati, costretti ad inseguire, spendendo così comunque notevoli energie che avrebbero potuto usare in maniera più proficua.

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