Vuelta a España 2018, Aru non si abbatte: “Nel finale ho limitato il divario. Mi sento in crescita”

Fabio Aru ha perso terreno da diversi pretendenti alla vittoria della Vuelta a España 2018 nel secondo arrivo in salita della corsa. Rimasto agganciato al gruppo dei migliori fino a due chilometri dal traguardo della frazione vinta dallo statunitense Benjamin King (Dimension Data) grazie a una lunga fuga, il capitano della UAE Team Emirates non è riuscito a resistere alle accelerazioni dei colombiani Miguel Angel Lopez Moreno (Astana) e Nairo Quintana (Movistar), pagando 40 secondi al tandem al quale si è unito anche l’olandese Wilco Kelderman (Sunweb). Per il sardo una parziale battuta d’arresto che gli permette comunque di scalare la classifica generale. Alla vigilia del primo riposo, infatti, il vincitore dell’edizione 2015 della corsa si colloca all’11° posto con un ritardo di 1’08” dal nuovo leader Simon Yates (Mitchelton-Scott).

Nonostante la resa in un finale nel quale ha palesato i soliti problemi sul ritmo e sulle variazioni di velocità emersi nell’ultimo anno, l’ex Astana si è detto fiducioso in merito alle sue possibilità future: “La tappa di oggi è stata impegnativa, con un lungo chilometraggio e l’arrivo in quota a 2000 metri. Sento di stare meglio giorno dopo giorno, soprattutto faccio progressi nel ritmo di gara. Sono andato molto bene quando il ritmo è stato regolare, a -1,5 km sono iniziati gli attacchi e ho dovuto difendermi, limitando il divario”.

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