Innsbruck 2018, bicchiere mezzo pieno per Cassani: “Moscon ha dimostrato di poter vincere un Mondiale”

La nazionale italiana torna da Innsbruck 2018 senza medaglie d’oro. La prova in linea uomini élite ha visto gli azzurri ottenere un quinto posto con Gianni Moscon, mancando ancora l’appuntamento con un podio che latita ormai da 10 anni, ovvero da quando Alessandro Ballan si impose sul tracciato di Varese dando continuità ai trionfi ottenuti nel biennio precedente da Paolo Bettini. Per il commissario tecnico Davide Cassani, che un anno fa mancò il bronzo con Matteo Trentin (4°) a Bergen, ma che con lo stesso portacolori della Mitchelton-Scott ha ottenuto quest’anno il successo agli Europei di Glasgow, la prestazione dei suoi sul percorso austriaco è stata comunque positiva. Sempre nel vivo della corsa nelle tornate conclusive, soprattutto con gli attacchi sferrati da Dario Cataldo, Damiano Caruso, Gianluca Brambilla e Alessandro De Marchi, gli azzurri hanno dovuto fare i conti con la giornata no di Vincenzo Nibali e Domenico Pozzovivo, con Moscon che ha invece corso con grande personalità nella tornata conclusiva, perdendo contatto dal terzetto che si è poi spartito le medaglie, con il successo di Alejandro Valverde (Spagna), soltanto negli ultimissimi metri del muro di Gramartboden.

“I ragazzi hanno dato il massimo, per poco Moscon non è riuscito a rimanere coi primi e non ha avuto la possibilità di giocarsi una medaglia e il campionato del Mondo, anche se battere Valverde sarebbe stato difficilissimo. Devo ringraziarli tutti perché sono stati squadra, hanno corso con lo spirito di gruppo e non posso rimproverare loro nulla. La cosa bella è che Moscon, secondo me, prima o poi un Mondiale lo può vincere“.

L’ex commentatore televisivo ha sfruttato l’epilogo della rassegna iridata anche per tracciare un bilancio a 360° della spedizione azzurra: “Per quanto riguarda questo Mondiale abbiamo ottenuto delle belle medaglie, in campo Juniores con le ragazze e anche i ragazzi sono stati bravissimi, con i due bronzi conquistati nella prova a cronometro che in quella in linea. Poi c’è stata la fantastica medaglia di Tatiana Guderzo, che nonostante gli anni nella categoria élite è ancora fantastica. Lei quando arriva ai Mondiali si trasforma ed è riuscita a conquistare una medaglia favolosa”.

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