Ineos Grenadiers, Tom Pidcock parte sereno: “In Algarve per testarmi, il capitano sarà Martinez. Primo obiettivo Strade Bianche”

Tom Pidcock alla Volta ao Algarve 2022 per mettersi alla prova dopo la breve pausa. Reduce da un inverno di altissimo livello, con la conquista del suo primo titolo di campione del mondo nel ciclocross, il corridore della Ineos Grenadiers farà oggi il suo esordio su strada a poco più di due settimane dal trionfo nella rassegna iridata a Fayetteville, negli USA. Per l’eclettico corridore classe 1999 sarà dunque l’occasione di testarsi e cominciare a ritrovare la gamba su strada in una stagione in cui avrà l’arduo compito di ripetere i già ottimi risultati ottenuti lo scorso anno.

Come stai dopo questo inverno intenso?
Mi sento bene. Dopo i Mondiali mi sono preso una piccola pausa, andando a New York e rilassandomi qualche giorno. Ho anche mangiato più liberamente. Ora vengo da un buon allenamento questa settimana qui in Algarve e non vedo l’ora di correre. Penso di essere in buona forma, la seconda tappa ne dirà di più. Per me ora sarà importante ritrovare la gambe da strada.

Arrivi a questa stagione con grandi aspettative: sei molto giovane e già vinto molto, come gestisci la pressione?
Non c’è ancora grande pressione su di me per vincere. Sono giovane, siamo all’inizio di questa stagione che sarà sicuramente lunga, spero di partire bene.

Qui in Algarve pensi di poter lottare per la vittoria, quale sarà poi il tuo primo vero obiettivo?
No, non mi sono preparato per la crono e non avrebbe senso spingere quel giorno vista la situazione. Voglio comunque testarmi nella seconda e quinta tappa. Dani è il nostro leader per la classifca. Io avrò qualche libertà per capire quale è il mio livello, ma non corro da molto su strada ed ho avuto una pausa breve. Il mio primo obiettivo saranno le Strade Bianche, ma prima farò anche Omloop Het Nieuwsblad e Kuurne – Bruxelles – Kuurne.

Passare da una disciplina all’altra non è mai semplice, in che direzione è più complicato?
Indubbiamente il passaggio più difficile è quando devi passare al Ciclocross, perché in fin dei conti in questo senso devi sviluppare solo la resistenza, mentre ci sono molti altri aspetti di cui tenere conto passando al fuoristrada.

Dopo essere diventato campione del mondo nel ciclocross, sarai quest’anno anche al via delle prove di MTB e su strada: ci pensi a diventare il primo uomo campione del mondo nelle tre discipline contemporaneamente?
Per me diventare campione del mondo delle tre discipline è un obiettivo, ma non ho mai detto che lo sarebbe stato quest’anno. Sicuramente sarebbe un sogno, ma non ho detto che ci avrei provato quest’anno.

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