Tour de France 2024, Christian Prudhomme: “Progetto grand départ in Italia molto concreto, è la culla del ciclismo mondiale ed è il paese più bello del mondo”

Anche il direttore di corsa Christian Prudhomme apre a un Gran Départ del Tour in Italia. Toscana ed Emilia-Romagna hanno già presentato una candidatura congiunta per il 2024 e pare che nelle scorse settimane dei tecnici si siano recati sul posto  per dei sopralluoghi. Prudhomme ha confermato la notizia ai microfoni del Corriere Fiorentino, aggiungendo che c’è una proposta arrivata anche dal Piemonte, e ha spiegato che sogna una partenza da Firenze. La partenza dall’Italia, poi, a differenza di quanto accaduto quest’anno con il via da Copenaghen, permetterebbe alla corsa di evitare la partenza di venerdì e il giorno di riposo aggiuntivo per il trasferimento.

“La vera domanda non è quando il Tour de France partirà dalla Toscana – ha esordito –  Ma perché in 109 edizioni noi organizzatori non siamo ancora riusciti a far prendere il via alla nostra corsa dalla terra di Gino Bartali e Fiorenzo Magni, da un’Italia che è culla del ciclismo mondiale e terra di bellezze straordinarie. Il progetto del Grand Départ dall’Italia è concreto: spero con tutto il cuore che si arrivi alla firma in tempi brevi. Il giorno in cui l’accordo sarà formalizzato sarò davvero un uomo e un organizzatore felice perché un cerchio si sarà chiuso”

Spiegando di non poter dare ancora notizie ufficiali, Prudhomme ha aggiunto di aver incontrato già più volte il sindaco di Firenze e di non essere preoccupato dalla mancanza di cultura ciclistica del nostro paese rispetto a quella della Danimarca o della Francia: “Il progetto Italia (come quello dei Paesi Baschi spagnoli da cui prenderemo il via nel 2023) non prevede soluzione di continuità. Siamo confinanti, si può tranquillamente passare in bici da Francia a Italia senza il giorno di riposo aggiuntivo e quindi senza chiedere deroghe al regolamento all’UCI. […] Cultura della bicicletta italiana diversa da quella danese, francese o inglese? Non mi preoccupa. So che se si troverà l’accordo la partenza dall’Italia potrebbe essere una delle più belle in assoluto della storia del Tour de France e so che chi ci darà una mano è motivato e preparatissimo. Ripeto: siete il Paese più bello del mondo ma non sottovalutate la vostra enorme passione per il ciclismo e le grandi capacità organizzative e di volontariato”.

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