Tour de France 2022, Top/Flop del giorno

La nostra rubrica che traccia il bilancio della giornata appena conclusasi al Tour de France 2022.

TOP

Magnus Cort (EF Education-EasyPost): Dopo un inizio di Tour passato a giocare con i suoi tifosi danesi su ogni GPM, il classe 1993 oggi ha fatto sul serio. Con grinta e caparbietà è andato a prendersi la vittoria nella decima tappa della Grande Boucle: più volte in difficoltà sulla salita finale, il danese è riuscito poi a mettere in strada uno sprint fantastico che gli ha permesso di ottenere il suo secondo successo sulle strade del GT francese. Una parte di questo successo è anche del compagno di squadra Alberto Bettiol, sacrificatosi a lungo per permettergli di risparmiare energie.

Nick Schultz (BikeExchange-Jayco): L’australiano va vicinissimo al suo primo successo di tappa in un Grande Giro. Nonostante non sia abituato a correre per la vittoria, il classe 1994 oggi si è gestito con grande intelligenza, muovendosi con autorità, chiedendo al compagno di squadra di sacrificarsi e facendosi vedere sempre nel vivo dell’azione nelle fasi finali di corsa. Solo la maggior scaltrezza di Magnus Cort lo priva della ciliegina sulla torta al termine di una giornata che era stata perfetta fino agli ultimi 50 metri di corsa.

Alberto Bettiol (EF Education-EasyPost): La grinta e la condizione non mancano al toscano, che difetta invece di compagni di fuga. L’azzurro prova a rompere gli equilibri ad oltre quaranta chilometri dall’arrivo, ma purtroppo nessuno degli altri fuggitivi ha intenzione di seguirlo. Il vincitore del Fiandre 2019 è comunque abile a mettersi a disposizione del compagno di squadra Magnus Cort, rimanendo a lungo in avanscoperta e permettendogli, quindi, di risparmiare energie utilissime nel finale. Premiato quest’oggi con il numero rosso di più combattivo, nei prossimi giorni cercherà sicuramente di centrare un bel risultato in proprio.

FLOP

Luis Leon Sanchez (Bahrain Victorious): La grande esperienza non salva l’iberico. Il classe 1983 sembra in giornata di grazia e dopo essersi inserito nella fuga buona correre sempre coperto, sfruttando anche la presenza del compagno di squadra Fred Wright. Negli ultimi chilometri, poi, il nativo di Mula si fa vedere all’attacco, gestendosi comunque ancora con la classe del veterano. Nel finale, però, rovina tutto: con grande incoscienza si lancia in una volata di 300 metri in salita che lo taglia fuori dalla lotta per la vittoria. Un terzo posto non è, comunque, da buttare, ma con una gestione diversa il finale sarebbe potuto cambiare.

Lennard Kämna (Bora-Hansgorhe): Quella che poteva essere una giornata bellissima si conclude con un pugno di mosche per il tedesco. Ancora una volta il classe 1996 è abile a centrare la fuga buona e oggi sembra che ci siano tutte le possibilità di lottare sia per la vittoria di tappa che per la Maglia Gialla. Sulla salita finale, tuttavia, non sa scegliere a quale obiettivo puntare, finendo per gestire gli ultimi chilometri in modo molto confuso. Dopo aver concluso la tappa in decima posizione, il sogno giallo si infrange per soli 11 secondi.

Ion Izagirre (Cofidis): Forse il migliore tra gli scalatori presenti nella fuga che ha caratterizzato la tappa odierna, è tra i primi a perdere contatto sulla salita più lunga di giornata. Il classe 1989 sembra una copia sbiadita di quel corridore che nel 2016 riusciva a vincere una frazione di montagna alla Grande Boucle. Oggi per lui è arrivato, invece, un risultato ben al di sotto delle aspettative, in un Tour che per la Cofidis non sembra pronto a decollare.

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