Tour de France 2019, Alejandro Valverde: “Sono qui per dare il 100% per Mikel e Nairo”

Alejandro Valverde a piena disposizione della squadra al Tour de France 2019. Sembrerà molto strano non vedere il campione del mondo combattere per la classifica generale, ma l’esperto corridore della Movistar ha confermato la volontà di accantonare l’obiettivo maglia gialla per dedicarsi completamente ai compagni. Rientrato recentemente alle corse in seguito ai problemi fisici riscontrati in primavera, l’iridato ha subito palesato un’ottima forma fisica, come dimostrano le recenti vittorie a La Route d’Occitanie e al campionato nazionale, conquistato sulle strade di casa.

“Ho perso un po’ di peso e ora alcuni ne stanno parlando molto, forse dovrei cominciare a mangiare per farli stare tranquilli (ride, ndr). A parte gli scherzi, avevo pianificato questa perdita dopo la primavera per vedere come il mio corpo avrebbe reagito – spiega il murciano – A giugno, le corse sono andate molto bene e ora ho addirittura una forma migliore rispetto a due settimane fa, quindi spero di fare il mio meglio al Tour e di aiutare i miei compagni”.

Riguardo la Grand Boucle il corridore spagnolo si smarca ancora una volta dalle ambizioni personali e conferma il suo ruolo di gregario di lusso. “Sono venuto qui con una mentalità completamente diversa, non ho alcuna pressione per questa corsa e il mio obiettivo è aiutare i nostri capitani, Nairo Quintana e Mikel Landa. Loro sono i leader, meritano di avere attorno a loro la squadra più forte possibile […] Siamo tutti entusiasti per questa corsa e senza dubbio io darò il 100% per Mikel e Nairo. Io e i miei compagni siamo venuti qui per farli sentire il più fiduciosi possibile. Punteranno sempre in alto, finché uno dei due non indosserà la maglia gialla, ne sono certo”.

L’esperienza maturata nel corso delle stagioni potrebbe portare l’Embatido a svolgere il ruolo di direttore sportivo in gruppo, confermando anche un possibile ruolo da mediatore fra i due capitani. “Se ad un certo punto della corsa pensassi che ci sia qualcosa che possiamo fare meglio, lo dirò ai leader, anche se entrambi sono già abbastanza esperti per sapere cosa fare al momento giusto. Nairo sa come fare bene in questa corsa e anche Mikel. Dovunque posso, li aiuterò e lo sanno”.

Ovviamente rimane grande l’interesse per vedere come il murciano si comporterà lungo le tre settimane, con la possibilità comunque di avere la squadra per lui eventualmente in alcune frazioni a lui particolarmente adatte, e se la Movistar riuscirà a gestire i capitani giocando al meglio le sue carte.

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