Stefan Küng (Groupama-FDJ): Riesce a firmare la vittoria tanto cercata e a rompere un incantesimo che durava da anni, sia su di lui che sulla sua squadra. La prestazione è perfetta e lo dimostra anche il vantaggio con cui chiude su un Primož Roglič comunque molto determinato nel voler chiudere bene. Alla fine, può festeggiare e guardare anche con grande ottimismo ai prossimi impegni contro il tempo di questa stagione, Mondiale di casa su tutti.
Mattia Cattaneo (T-Rex QuickStep): Partito decisamente molto motivato, con l’intento di raccogliere il risultato che gli è sfuggito, non per demerito, qualche giorno fa, il bergamasco sfodera un’ottima prova e chiude al terzo posto di giornata. Le motivazioni erano talmente forti che si è trovato anche a tagliare l’ingresso di una rotonda: la conseguente sanzione dei giudici non va comunque a inficiare un piazzamento che vale.
Filippo Baroncini (UAE Team Emirates): Conferma una condizione in crescita con una prestazione di alto livello e sfiorando il podio di giornata. Per lui il primo Grande Giro della carriera si chiude con diverse buone indicazioni da portare con sé verso il futuro, sia prossimo che a lunga scadenza.
Edoardo Affini (Visma|Lease a Bike): Si lancia a caccia di un risultato individuale importante scegliendo di montare due ruote lenticolari, ma alla fine l’azzardo non paga. Conclude infatti a più di un minuto di ritardo dal vincitore di giornata, anche per via di qualche problema nella guida del mezzo.
David Gaudu (Groupama-FDJ): Anche l’ottima condizione vista nei giorni scorsi non basta per spingerlo a una prestazione quantomeno positiva in una cronometro. Incassa più di 1′ di ritardo dal rivale di classifica Mattias Skjelmose, perdendo così il quinto posto nella classifica finale e dimostrando una volta di più i suoi limiti a cronometro. Il bicchiere però resta mezzo pieno, visto com’era stata la sua stagione fino a questa Vuelta.
Sepp Kuss (Visma|Lease a Bike): Vale il discorso fatto per il collega francese. La cronometro non è la specialità della casa, ma chiudere con il 78esimo tempo una prova che avrebbe potuto tenerlo comunque fra i migliori della classifica finale è un epilogo decisamente incolore per una gara complessivamente sotto tono per lui. I fasti del 2023, quando addirittura vinse questa corsa, sono davvero lontani.