Top/Flop della Settimana: Stuyven, Asgreen, Yates, UAE Tour, Valverde, Moscon

TOP

Jasper Stuyven (Trek-Segafredo): Fine settimana da protagonista per il 27enne belga. Il successo alla Omloop Het Nieuwsblad, che lui stesso ha definito come il più importante della sua carriera, è arrivato al termine di una gara corsa con intelligenza, dove ha dimostrato grande maturità. Sempre presente nei momenti di gara più importanti, non si fa sfuggire l’azione buona a 70 chilometri dall’arrivo, riuscendo poi a seguire Yves Lampaert nel suo attacco sul Kapelmuur, per infine batterlo allo sprint. Il giorno successivo, alla Kuurne-Bruxelles Kuurne già conquistata in passato, si vede meno, ma riesce comunque a piazzarsi in quinta posizione nel concitato sprint finale che valeva per il secondo posto. Due buone prestazioni che fanno ben sperare la sua squadra per la stagione delle classiche del Nord.

Kasper Asgreen (Deceuninck-Quickstep): Con una bella azione da lontano, riesce a ripetere alla Kuurne quanto fatto un anno fa dal suo compagno di squadra Bob Jungels, dimostrando che alla Deceuninck-QuickStep se ne intendono riguardo ai corridori da classiche. Del resto, dopo il secondo posto al Giro delle Fiandre di un anno fa, era solo questione di tempo per la prima vittoria di peso nelle corse del Nord per il 25enne danese, ottenuta con un bell’attacco a 20 chilometri dalla conclusione, riuscendo a resistere al ritorno del gruppo nonostante il vento contrario. Motore e fisico da passista, ha le carte in regola per potersi ripetere anche nelle prossime gare in Belgio.

Adam Yates (Mitchelton-Scott): Prima gara dell’anno e subito primo successo per lo scalatore britannico, che all’UAE Tour stacca tutti durante la prima delle due scalate a Jebel Hafeet, scavando un solco che gli permette poi di gestire gli avversari quando la salita viene riproposta due giorni dopo. L’annullamento delle ultime due tappe, che quasi sicuramente non avrebbero cambiato il risultato finale, lo priva della foto finale sul podio ma non della vittoria nella classifica generale della corsa mediorientale. Se questo è solo l’inizio, sarà interessante vedere come proseguirà la stagione del 27enne di Bury, che ha focalizzato l’annata soprattutto sul Tour de France.

FLOP

UAE Tour: I problemi emersi a causa della questione coronavirus finiscono per mettere in secondo piano quella che poteva essere una bella settimana di ciclismo (e che, tutto sommato, per cinque giorni lo è stata), con tanti campioni al via della corsa mediorientale tra velocisti e uomini da corse a tappe. La gestione di tutto quello che è successo dopo l’annullamento (forse precoce?) dovuto ai due casi (poi non confermati) di coronavirus getta più di un’ombra sull’amministrazione non proprio limpida dell’emergenza, anche se la colpa non può ricadere tutta sugli organizzatori, che hanno certamente l’alibi di aver dovuto gestire una situazione di cui non c’erano precedenti.

Alejandro Valverde (Movistar): Un UAE Tour difficile per l’ex campione del mondo. Poco brillante in un arrivo molto adatto a lui come quello di Hatta Dam, il giorno successivo perde più di due minuti e mezzo da Adam Yates a Jebel Hafeet, dove un anno fa diede spettacolo, mentre riesce a contenere i danni 48 ore dopo, sulla stessa salita. Di certo, la preparazione focalizzata soprattutto sulla prova di Tokyo ai Giochi Olimpici non gli permette di essere nella forma migliore in questo periodo, tuttavia è sicuramente sorprendente vederlo a questo punto della stagione ancora con uno zero nella casella delle vittorie.

Gianni Moscon (Ineos): Purtroppo, dobbiamo registrare un’altro brutto episodio con protagonista il corridore trentino. Alla Kuurne, infatti, il 25enne rimane vittima di una caduta e, nel tentare di riprendere la propria bicicletta, finisce per lanciarne addosso un’altra a Jens Debuscchere, rischiando di fargli male. Squalificato dalla gara e multato, per Moscon questo è solo l’ultimo di una lista di episodi che comincia a farsi lunga. Un vero peccato per un corridore che potrebbe far parlare di sé per le sue vittorie, dato l’indubbio talento di cui dispone.

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