Vuelta a España 2021, capolavoro di Primoz Roglic! Egan Bernal ci prova ma si deve arrendere allo sloveno, che torna in Maglia Rossa

Primoz Roglic conquista l’arrivo di Lagos de Covadonga e torna a indossare la Maglia Rossa. Lo sloveno si è infatti imposto nella diciassettesima tappa della Vuelta a España 2021 dopo aver staccato a poco meno di 8000 metri dalla vetta della salita conclusiva Egan Bernal (Ineos Grenadiers), assieme al quale era stato protagonista di uno spettacolare attacco di più di 60 chilometri. Secondo posto di giornata, a 1’35”, per Sepp Kuss, che firma così la doppietta per la Jumbo-Visma, mente chiude terzo Miguel Angel Lopez (Movistar) davanti a Adam Yates (Ineos Grenadiers), Jack Haig (Bahrain Victorious), Enric Mas (Movistar), Bernal e Gino Mäder, tutti arrivati al traguardo con lo stesso distacco dello statunitense. Roglic guida ora la classifica generale con un vantaggio di 2’22” su Mas e 3’11” su Lopez.

Le prime fasi di corsa sono un susseguirsi di scatti, con quasi tutte le squadre interessate a portare via la fuga. I tentativi sono così numerosi e tengono un ritmo altissimo, tanto che la prima ora di corsa si chiude, dopo aver anche superato il primo GPM di giornata (dove Damiano Caruso passa in seconda posizione alle spalle di Jan Polanc, ma davanti a Romain Bardet), con una media di 50,3 km/h. In una corsa in cui si mischiano gli interessi in gioco, tra maglia a pois, vittoria di tappa e classifica generale, il gruppo si trova spesso scosso e sfilacciato, ma resta sostanzialmente compatto sino ai piedi della prima scalata de La Collada Llomena.

Subito prima di iniziare a salire si crea un frazionamento che vede 45 corridori guadagnare qualche metro, anche se il loro numero diminuisce rapidamente quando la scalata comincia. Tra i più attivi davanti ci sono Dylan Van Baarle e Diego Camargo, che riescono a guadagnare qualche secondo sugli altri, mentre dal gruppo non tarda ad uscire David De La Cruz, seguito da Lucas Hamilton. I due riescono rapidamente a rientrare sugli inseguitori, tra i quali è Matteo Trentin a prendere in mano la situazione in favore del compagno, andando progressivamente a riprendere la coppia di testa. Con la Jumbo – Visma a controllare con un distacco che ormai sfiora i due minuti, il gruppo sembra procedere tranquillamente fino allo scatto di Harm Vanhoucke (Lotto Soudal), seguito da Koen Bouwman (Jumbo-Visma) e Simone Petilli (Intermarché-Wanty-Gobert). A metà salita è invece Mikel Landa (Bahrain-Victorious) a rompere gli indugi, riportandosi rapidamente sui tre contrattaccanti per poi rilanciare e rientrare sulla testa della corsa in vista dello scollinamento.

Alle sue spalle è Pavel Sivakov a dare una importante sferzata in gruppo, tanto che Odd Christian Eiking perde contatto in vista del GPM, riuscendo comunque poi a rientrare in discesa senza grandi problemi quando la formazione britannica si rialza, lasciando nuovamente le redini del gruppo alla Jumbo-Visma. Davanti invece De La Cruz fa fatica in una discesa che si mostra subito tecnica, nonché umida dopo la pioggia caduta da poco, con a quel punto Trentin che rallenta. Olivier Le Gac decide così di provarci da solo, allungando velocemente sul resto degli attaccanti, che scendono con più tranquillità. Il francese guadagna così rapidamente 25 secondi su David De La Cruz (UAD), Óscar Cabedo (BBH), Mikel Landa (TBV), Sergio Henao (TQA), Jefferson Cepeda (CJR), Martijn Tusveld (DSM), Ion Izaguirre (APT), Mikel Nieve (BEX), Gotzon Martín (EUS), Daniel Navarro (BBH), Jesús Herrada (COF), Dylan van Baarle (IGD), Fabio Aru (TQA), Mikaël Chérel (ACT), Michael Storer (DSM), Christopher Hamilton (DSM), Diego Camargo (EFN), Jay Vine (AFC), Nelson Oliveira (MOV), Matteo Trentin (UAD), Jan Tratnik (TBV), Ander Okamika (BBH), Sylvain Moniquet (LTS) e Antonio Nibali (TFS).

Gli inseguitori perdono progressivamente terreno fino ad arrivare a valle con un ritardo di 45 secondi, mentre il gruppo tiene maggiormente sotto controllo la situazione, riducendo il suo ritardo intorno al minuto. Il ricongiungimento avviene così nel tratto di pianura verso la salita, dove Le Gac arriva con ormai meno di 60 secondi di margine. Appena iniziata la seconda ascesa de La Collada Llomena, la Ineos Grenadiers si porta nuovamente in testa per aumentare l’andatura grazie a Tom Pidcock, che però in breve lascia spazio a un inesauribile Sivakov. Il ritmo imposto dal russo permette di andare velocemente a riassorbire Le Gac e provoca grande selezione in gruppo, dove rimangono circa 25-30 corridori, tra i quali non sono presenti la Maglia Rossa Eiking e Aleksandr Vlasov (Astana-Premier Tech) due dei corridori più importanti a perdere contatto.

Il lavoro di Sivakov termina a meno di cinque chilometri dal GPM, quando il compagno di squadra Egan Bernal decide di attaccare. Sulla ruota del colombiano riesce a portarsi solamente Primoz Roglic (Jumbo-Visma), mentre Miguel Angel Lopez (Movistar), scattato con un attimo di ritardo, non riesce a rientrare sui due. Con Bernal a fare buona parte del lavoro, i due battistrada arrivano allo scollinamento con una quarantina di secondi di vantaggio sugli altri big e con 1’50” su Eiking e Vlasov, ma il loro margine aumenta nella discesa successiva, dove si registra la caduta proprio del russo dell’Astana e del leader della corsa, che tuttavia riescono a ripartire. Arrivati in fondo alla discesa, nel tratto di strada seguente nella vallata, il vantaggio della coppia di testa sugli inseguitori sale dunque fino a raggiungere i 2’20”, mentre Eiking scivola a quasi cinque minuti.

A quel punto, in gruppo si porta in testa Damiano Caruso, il cui lavoro permette di recuperare circa 50″ ai due attaccanti, che dunque iniziano la salita conclusiva con 1’30” di margine. Poco dopo l’inizio dell’ascesa conclusiva, però, nel momento in cui Caruso si sposta, il ritardo degli inseguitori torna a salire nonostante un buon ritmo imposto da Wout Poels, che porta diversi corridori (tra cui Guillaume Martin) a staccarsi. Davanti, tuttavia, i due battistrada proseguono di buon accordo fino a circa otto chilometri dalla vetta, quando Bernal va in difficoltà e non riesce a seguire il ritmo (comunque regolare) di Roglic, che senza forzare rapidamente guadagna una trentina di secondi sul colombiano, involandosi verso il successo. Nel gruppetto alle loro spalle, invece, si registra solamente un altro scatto di Lopez, che però non riesce a fare la differenza, così come non ci riescono in seguito Adam Yates e Enric Mas. Assieme a Jack Haig, Gino Mäder e Sepp Kuss, questi uomini si avvicinano pian piano a Bernal, fino a riprenderlo a poco meno di un chilometro dal traguardo. Mentre Roglic festeggia così il suo terzo successo in questa Vuelta, il compagno di squadra Kuss va a prendersi il secondo posto di giornata davanti a Lopez.

Risultato Tappa 17 Vuelta a España 2021

Classifica Generale Vuelta a España 2021

Un commento

  1. I Monistar , se voglio vincere la Vuelta, debbono attaccare cRogloic, come ha fatto Bernal,, anche se non è riuscito nell’impresa, ma merita un applauso, da lontano.

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