Tour de France 2021, Tadej Pogacar conquista anche il Col du Portet! Battuti Vingegaard e Carapaz

Tadej Pogacar mette il sigillo sul Tour de France 2021. La Maglia Gialla conquista il traguardo in cima al Col du Portet davanti a Jonas Vingegaard (Jumbo-Visma) e a Richard Carapaz (Ineos Grenadiers). I tre, che ora occupano anche i tre gradini del podio, si sono giocati il successo di tappa dopo che lo sloveno aveva attaccato a circa 8 chilometri dall’arrivo e, dopo una serie di scatti, gli unici che sono riusciti a rimanere con lui sono stati proprio il giovane danese e l’ecuadoriano. Sconfitto di giornata è Rigoberto Uran, che dopo aver risposto alle prime accelerazioni ha dovuto cedere, per poi essere raggiunto e superato anche da altri rivali, dovendo probabilmente dire addio alle sue ambizioni di podio.

Il vento frontale si fa sentire nelle prime fasi di corsa, che vedono molti scatti, ma nessuno riuscire realmente a fare la differenza, ad eccezione di Pierre Rolland (B&B Hotels p/b KTM), che si fa una ventina di chilometri in avanscoperta da solo, con un margine mai sopra i trenta secondi. Tante energie spese per il francese, sul quale ad un certo punto sembrava poter rientrare Lorenzo Rota (Intermarché-Wanty-Gobert), che viene ripreso dopo 35 chilometri di corsa da un gruppo ancora scosso da costanti accelerazioni. A trovare il varco poco dopo sono Dorian Godon (ACT), Anthony Perez (COF), Lukas Pöstlberger (BOH) e Danny Van Poppel (IWG), seguiti da Anthony Turgis (Team TotalEnergies) e Maxime Chevalier (B&B Hotels p/b KTM). Alle loro spalle DeceuninckQuickStep e Movistar decidono di impedire altri attacchi, con il solo Julien Bernard (Trek-Segafredo) che riesce a partire, ma non riuscirà a rientrare, dovendo poi rialzarsi dopo un lungo numero di chilometri nel mezzo.

Con la UAE Team Emirates a tenere sotto controllo la situazione, il vantaggio degli attaccanti che si sono ricompattati resta a lungo intorno ai quattro minuti, ma quando Bernard si rialza, la formazione del leader decide di rallentare. Il gap sale così a 8’30”, ma intervengono Israel Start-Up Nation e Arkéa che riescono a non far aumentare il gap, che all’inizio del Peyresourde è di fatto invariato a 8’25”.

Appena iniziata la salita, Nairo Quintana prova subito a portarsi davanti per andare a conquistare punti importanti per la maglia a pois insieme al compagno Elie Gesbert. L’attuale detentore della maglia, Wout Poels, però non molla la presa e si incolla alle loro route. Poco dopo anche Pierre Latour (TotalEnergies) si aggancia a questo gruppetto, ma a due chilometri dalla vetta l’azione si esaurisce, tranne che per un volitivo Latour, grazie al lavoro dell’UAE Team Emirates.

In cima alla salita è Turgis a transitare per primo davanti a Perez e Godon, con Latour che transita dopo 3’20” e con un vantaggio sul gruppo maglia gialla di circa 40 secondi. Chevalier si stacca in discesa subito dopo lo scollinamento, non riuscendo a recuperare le ruote dei battistrada, che perdono anche Pöstlberger e van Poppel sulle prime rampe del Col de Val Louron-Azet. Anche Latour è costretto ad alzare bandiera bianca a sei chilometri dal GPM, grazie alla UAE Team Emirates che continua a dettare un buon ritmo. A 5,5 chilometri dalla vetta avviene un altro evento chiave per la testa della corsa, con Perez che si libera anche di Godon e Turgis, rimanendo da solo in avanscoperta. Poco dopo è di nuovo Latour a provare ad attaccare dal gruppo Maglia Gialla, ma questa azione non ha grandi risultati. Allo scollinamento Perez transita così con un vantaggio di una dozzina di secondi su Godon e oltre un minuto su Turgis. Il gruppo, dal quale Davide Formolo si stacca nell’ultimo chilometro di salita dopo un lungo lavoro, transita con un ritardo di 3’25”, con Wout Poels che scatta in faccia a Nairo Quintana per prendere punti preziosi in ottica maglia a pois.

Nella discesa Brandon McNulty non corre rischi e la UAE Team Emirates concede nuovo margine ai fuggitivi, con Godon che riesce a rientrare su Perez. I due arrivano così con un vantaggio di 3’50” ai piedi della salita conclusiva, che Wilco Kelderman (Bora-hansgrohe), Esteban Chaves (Team BikeExchange) e Alejandro Valverde (Movistar) prendono leggermente indietro a causa di problemi meccanici e forature. Non appena inizia il Col du Portet, il ritmo torna tuttavia ad impennarsi grazie prima McNulty e poi Rafal Majka, il cui lavoro riduce a poco più di una decina di unità il gruppo Maglia Gialla. Con loro restano infatti i soli Vingegaard, Kuss, Carapaz, Castroviejo, O’Connor, Uràn, Higuita, Gaudu, Kelderman, Lutsenko, Woods, Teuns e Bilbao, mentre Enric Mas perde sorprendentemente terreno, atteso da Miguel Angel Lopez, con Guillaume Martin e Louis Meintjes che si aggrappano al trenino Movistar.

Primo a provare a muoversi è Bilbao, che va a riprendere Godon cercando di sfruttare al meglio un breve tratto più morbido, ma quando la strada torna a salire Pogacar chiede un ultimo sforzo a Majka. Il polacco riprende il basco con uno slancio deciso, che mette in crisi i corridori più affaticati, permettendo a Tadej Pogacar di piazzare un primo scatto deciso quando al traguardo mancano ormai ancora otto chilometri, andando a riprendere Perez. Lo sloveno si porta subito appresso Vingegaard e Uran, mentre Carapaz e O’Connor rientrano grazie al ritmo di Castroviejo, che tuttavia deve cedere all’accelerazione successiva della Maglia Gialla. Sul leader si riportano prontamente Vingegaard, Carapaz, Uran e O’Connor, che tuttavia è costretto rapidamente a cedere il passo, imitato poco dopo dal colombiano.

In testa restano così Pogacar, Vingegaard e Carapaz, che quasi sempre in quest’ordine affrontano la salita conclusiva ad altissima andatura, con l’ecuadoriano che non concede mai alcun cambio, riuscendo tuttavia a resistere ad ogni accelerazione dei rivali. Mentre alle loro spalle è Gaudu ad inseguire in solitaria, i tre scavano un solco importante su tutti i rivali, che si ricompattano in un gruppetto tirato da Higuita in favore di un Uran in difficoltà, tanto che sarà poi staccato anche dagli altri. In testa invece sono vani i tentativi di attacco di Pogacar, mentre sembra inizialmente più efficace la sparata di Carapaz in vista dell’ultimo chilometro. L’ecuadoriano riesce a staccare Vingegaard, ma la sua azione si spegne avvicinandosi al traguardo, permettendo il rientro del rivale a 200 metri dalla conclusione, aprendo ad una volata senza storia che Pogacar conquista nettamente per far splendere la sua Maglia Gialla.

Risultato Diciassettesima Tappa Tour de France 2021

Classifica Generale Tour de France 2021

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