Giro del Delfinato 2023, Jonas Vingegaard fa il vuoto!

Jonas Vingegaard mette le mani sul Giro del Delfinato 2023. Arrivano le salite e subito il leader della Jumbo – Visma mostra chi è il padrone. Se il primo a scattare è Richard Carapaz (EF Education – EasyPost), seguito solamente dal danese dopo che Julian Alaphilippe (Soudal-QuickStep) perde le ruote alla seconda accelerazione del campione olimpico, quando il vincitore del Tour de France 2022 cambia ritmo non ce n’è più per nessuno. La progressione di Vingegaard, che va così anche a prendere la maglia gialla, gli permette di scollinare con un vantaggio di 30 secondi, che inizialmente accresce anche nelle prime fasi di discesa, fino poi a concludere con un vantaggio di 31 secondi sugli inseguitori, regolati da Alaphilippe su Tobias Halland Jhoannessen (Uno-X Pro Cycling).

Il video dell’arrivo

Il racconto della corsa

Partenza a gran velocità, con Nils Politt (Bora-hansgrohe) fra i corridori subito molto attivi. È proprio il tedesco a far scoccare la scintilla dell’attacco di giornata, portando via un gruppetto di altri 5 corridori: Thomas de Gendt (Lotto-Dstny), Edvald Boasson Hagen (TotalEnergies), Jonas Gregaard (Uno-X), Georg Zimmermann (Intermarché-Circus-Wanty) e Leon Heinscke (Dsm). Dal gruppo prova a uscire anche Donovan Grondin (Arkéa Samsic), la cui azione però viene riassorbita dal gruppo.

Il vantaggio tocca i 3 minuti e in quel momento la UAE Team Emirates e la Soudal-QuickStep iniziano a lavorare in testa al gruppo, mantenendo la situazione stabile, tanto che dopo 40 chilometri il margine fra fuga e plotone è di 3’10”. Al termine di una prima ora di corsa ad alta velocità, tanto che sono stati percorsi 50,8 chilometri, il gap sale a 3’40” e quando la formazione belga si sposta, il margine cresce fino a superare i quattro minuti. Da quel momento inizia una fase intermedia in cui il gruppo tiene sotto controllo gli attaccanti, giocando come il gatto col topo.

Il margine oscilla così prima attorno ai quattro minuti, per poi scendere a ondate progressive. A cento chilometri dal traguardo arrivano davanti anche gli uomini della Bahrain – Victorious, ad alternarsi con un Remi Cavagna (Soudal-QuickStep) che fa valere le sue doti al passo al servizio del team. Avvicinandosi ai 50 chilometri conclusivi il gap è ormai sceso a tre minuti, grazie anche lavoro di Matteo Trentin (UAE Team Emirates), con il primo passaggio al traguardo che vede i fuggitivi avere un vantaggio di 3’05”.

Ma ormai il gruppo è lanciato e il distacco crolla rapidamente, scendendo a due minuti ai piedi della Côte d’Ivory , seconda salita di giornata, che vede il gruppo cominciare a frantumarsi sotto i colpi della EF Education – EasyPost che arriva in forza nelle posizioni di testa. Al GPM il gap è così ridotto a 1’10”, con la formazione britannica che continua a spingere nel tratto che porta alla salita decisiva. Qui si portano davanti anche le altre squadre dei big, tra le quali ovviamente anche la Jumbo – Visma che tiene in testa Jonas Vingegaard. Appena si torna a salire, con un ritardo ormai ridotto a trenta secondi, è Andrea Bagioli (Soudal-QuickStep) a portarsi davanti, ma Richard Carapaz (EF Education – EasyPost) chiede un ultimo sforzo ai compagni prima di passare all’offensiva in prima persona.

Il campione olimpico non tarda a piazzare il suo attacco, al quale inizialmente reagiscono solo Julian Alaphilippe (Soudal-QuickStep) e Jonas Vingegaard (Jumbo-Visma), ma quando arriva il secondo scatto il francese è costretto a cedere il passo, lasciando il danese a chiudere il buco. Ripresi uno a uno tutti gli attaccanti di giornata, con Gregaard ultimo ad arrendersi, il duo di testa guadagna 15 secondi sugli inseguitori, fra i quali si segnala un Giulio Ciccone (Trek-Segafredo) tra i più attivi assieme a Ben O’Connor (Ag2r Citroën).

Gli inseguitori sembrano così iniziare ad avvicinarsi, ma quando Vingegaard concede il primo cambio a Carapaz il ritmo si alza. Carapaz non riesce infatti più a seguire, lasciando il rivale involarsi in solitaria. Il capitano del team neerlandese scollina così con oltre trenta secondi di vantaggio, aumentando il suo margine fino a 40 secondi nelle prime fasi di discesa, quando una leggera pioggia inizia a cadere, invitando a maggiore prudenza. Vingegaard comunque non ha alcun problema per arrivare al traguardo con ampio margine, difendendosi facilmente da un gruppetto di inseguitori che non riesce a organizzarsi. Qui si registra anche uno scatto di un buon Egan Bernal (Ineos Grenadiers), che tuttavia dura poco davanti agli altri inseguitori.

Risultato Tappa 5 Giro del Delfinato 2023

Classifiche Giro del Delfinato 2023

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Pulsante per tornare all'inizio